Mario Draghi modifica il Reddito di Cittadinanza ma non lo elimina: ecco i nuovi obblighi previsti
Aria di cambiamento per il Reddito di Cittadinanza? La risposta è si! Il Premier Mario Draghi vorrebbe modificare il tanto criticato sussidio, ma senza fretta, considerando che i cambiamenti da apportare sarebbero molti.
Al Presidente del Consiglio è piaciuta molto la proposta del Ministro Orlando e si pensa già a come realizzarla in un prossimo futuro.
Le ultime dichiarazioni del premier Mario Draghi indicano una linea di pensiero diversa da quella di Lega, parte di Forza Italia e Italia Viva. I tre partiti puntano a cancellare la misura di sostegno, ma sembra che non sia intenzione di questo governo.
La strada proposta è infatti un’altra. Andrea Orlando, Ministro del Lavoro, ha proposto di introdurre una nuova condizione per poter accedere al Reddito di Cittadinanza e continuare a percepirlo: rendere obbligatori corsi e altre attività formative e/o di aggiornamento per rendere il cittadino più competitivo nel mondo del lavoro.
Reddito di Cittadinanza: non si cancella ma si modifica!
“È troppo presto per dire se verrà ridisegnato, riformato e come cambierà la platea dei beneficiari”, queste le parole di Mario Draghi.
Ma non è mai detta l’ultima parola…Draghi pensa che si potrebbe proporre un cambiamento utile ed intelligente, che darebbe possibilità di continuare a percepire il sussidio, e nello stesso tempo, offrirebbe formazione professionale per un lavoro futuro.
Il Ministro Orlando ha più volte parlato della condizione di povertà come un aspetto della società che va riconosciuto e affrontato, non stigmatizzato e nascosto. Oggi si pensa al “povero” come qualcuno che se l’è andata a cercare, ma non è così e a dirlo è proprio il ministro.
Nella sua proposta la misura del RdC dovrebbe introdurre l’obbligo di seguire corsi e altre attività formative di studio, aggiornamento e allargamento delle competenze.
In questo modo il RdC diverrebbe un sistema in grado di garantire un beneficio economico e allo stesso tempo offrirebbe l’inserimento in corsi di formazione gratuiti.