Le famiglie italiane che ancora non hanno richiesto l’assegno unico hanno tempo fino al 30 giugno per presentare la richiesta di assegno unico e universale con diritto agli arretrati da marzo.
Chi invece farà richiesta dell’assegno da luglio, perderà gli arretrati e otterrà solo le rate correnti. Per tale motivo l’INPS ha lanciato in messaggio, visto che mancano ancora centinaia di migliaia di potenziali beneficiari, ai quali nella maggior parte dei casi servirà l’Isee per determinare l’importo da ricevere, con il rischio di non essere in tempo per terminare le pratiche entro quella data.
Chi percepisce il reddito di cittadinanza non deve presentare la domanda, l’assegno è versato in automatico sulla carta RdC.
Chi ha fatto domanda già dalla prima data utile, ovvero il 28 febbraio, ha cominciato a percepire l’Assegno sin dal mese di marzo. Nella realtà dei fatti, però, solo da maggio ha acquisito la prima tranche; ma anche coloro che lo richiederanno fino a giugno, riceveranno gli arretrati.
La richiesta di AUU si può inoltrare sin dal settimo mese di gravidanza; bisognerà fare attenzione però con gli arretrati direttamente connessi all’entrata in vigore dell’assegno unico (marzo 2022): se la richiesta è stata inviata durante il 7° mese di gravidanza corrispondente a marzo, con la nascita avvenuta due mesi dopo si possono ottenere gli arretrati delle due mensilità; niente arretrati, invece, se il settimo mese è caduto prima dell’entrata in vigore dell’assegno.
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