Mutui, affitti e mantenimento: nuovi aiuti a separati e divorziati
Previsti nuovi aiuti ai separati e divorziati in materia di mutui, affitti e mantenimento. Al via l’iniziativa ma no in tutte le Regioni.
Dalla provincia di Trento arriva arriva la possibilità di ottenere una serie di agevolazioni di sostegno economico destinato ai separati e divorziati.
Sostegno economico per separati e divorziati: nel dettaglio
Separarsi e divorziare porta sicuramente all’impoverimento di entrambi i coniugi che ora vivranno separatamente.
Per questo motivo, presso il tribunale di Trento si è deciso di consentire la deduzione dal reddito non solo del mutuo che sia stato contratto dal genitore che si allontana dalla casa familiare per procurare un nuovo alloggio a se stesso e a i figli – nonché dell’eventuale canone di locazione del medesimo – ma anche dell’assegno per contribuire al mantenimento della prole.
In sostanza, viene prevista la possibilità di ottenere prestiti a condizioni particolari in modo da facilitare la restituzione delle somme.
Inoltre, è attiva ancora l’iniziativa che accoglie, presso alloggi pubblici, i papà che hanno lasciato la casa coniugale ma che non hanno un posto dove stare o risorse economiche per garantirsi un affitto.
A chi spettano i benefici
I benefici spettano a tutti coloro che sono separati o divorziati e hanno bisogno di un aiuto per ristabilire quanto prima la situazione economica.
Insieme a questo tipo di sostegno il ddl prevede interventi “nell’ambito della rete di servizi sanitari, socio sanitari e socio assistenziali esistenti, ed in particolare” operati dai consultori per il singolo, la coppia e la famiglia e dagli sportelli per il sostegno ai singoli e ai nuclei familiari“.
Una particolare enfasi è riservata alla mediazione familiare, sottolineando la sua “specifica attenzione alle situazioni di fragilità e conflitto familiare, con l’obiettivo di garantire il diritto dei figli a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori.”.
Anche la Lombardia decide di sostenere le famiglie
Anche la regione Lombardia ha deciso di creare fondi di agevolazioni per separati e divorziati.
Un ulteriore contributo di 1.800.000 euro, mirato a sostenere i coniugi separati o divorziati, con problemi economici, con gli obiettivi di integrare il loro canone di locazione e garantire interventi di mediazione familiare
Nel dettaglio, il provvedimento approvato oggi prevede 500.000 euro destinati ad incrementare la dotazione finanziaria per il sostegno affitti da assegnare alle ATS proporzionalmente alla popolazione residente, mentre 1,3 milioni di euro sono stati appostati per promuovere interventi di mediazione familiare, sempre assegnati alle ATS in base alla popolazione residente.
I REQUISITI – La delibera introduce anche dei sostanziali cambiamenti rispetto ai requisiti di accesso alla misura, le spese ammissibili e le soglie minime e massime di ammissibilità. In particolare la soglia ISEE per l’accesso al contributo passa da 20.000 euro a 30.000 euro all’anno. Il destinatario della misura può beneficiare di un contributo per la durata di un anno dall’approvazione della domanda, fino al 40% della spesa sostenuta e fino ad un massimo di 2500 euro nel caso di canone calmierato e di 3500 per l’emergenza abitativa nel caso di canone a prezzo di mercato. In caso di genitore in stato di grave marginalità, oltre al contributo al canone di locazione della durata di anni due (invece che uno), può essere riconosciuto, a seguito della definizione di un progetto personalizzato, anche un contributo aggiuntivo fino ad un massimo di 1000 euro all’anno. Per quanto riguarda gli interventi di mediazione, invece, i contributi possono arrivare ad un massimo di 300 euro a persona/coppia.