Non colpisce solo gli anziani: a Milano in rianimazione anche un 18enne. L’appello dei medici è rivolto a tutti: “restate a casa”.
«Gli occhi del paziente che ho intubato questa mattina non li scorderò mai. Per favore, state a casa». Questo è il messaggio della dottoressa che lavora all‘ospedale di Milano e affronta ogni giorno la situazione critica delle infezioni da Coronavirus; un messaggio che giunge da Facebook e l’assessore al Welfare Giulio Gallera lo legge, mettendo in evidenza le parole a chiare lettere, in un video in cui si appresta a fare il punto della situazione.
Non ci sono parole diverse da quelle pronunciate da altri medici, il punto cruciale è sempre lo stesso: «State a casa».
Questo avvertimento è rivolto a tutti, non solo a chi è adulto, ma anche a tanti giovani che non vogliono apprendere questo divieto.
Deve subentrare «qualcosa d’altro», cioè l’interruzione o quantomeno il rallentamento dei contagi. Come? «Riducendo la propria vita sociale, i contatti tra le persone».
Il virus viaggia con le persone, non con l’aria, pertanto meno contatti tra individui.
Di qui il rinnovato appello a «restare a casa» del governo regionale: «Non esiste un farmaco, non esiste un vaccino contro il coronavirus — ripete — l’unico modo per combattere l’epidemia è ridurre drasticamente la nostra vita sociale ed evitare gli spostamenti».
Non pensate che il virus attacchi sono le persone anziane, ci sono 18enni ricoverati e altri di 30, 40 o 50 anni. A questo proposito Gallera mette in evidenza un dato: “il 33 per cento dei ricoverati lombardi in terapia intensiva ha un età compresa tra i 50 e i 64 anni. Quindi, anche se il 37 per cento degli intubati ha tra i 65 e i 74 anni e il 22 per cento è over 75, non è vero che il virus aggredisce soltanto gli anziani“. Proprio lunedì, tra l’altro, al San Raffaele è stato ricoverato in rianimazione un ragazzo di 18 anni. Anche lui colpito dal Covid-19.
Intanto il presidente Attilio Fontana annuncia che la Regione Lombardia ha ottenuto il via libera alla cassa integrazione «con effetto retroattivo e con uno stanziamento di 135 milioni di euro per le imprese lombarde» e anche l’apertura di un conto corrente chiamato «Regione Lombardia-Sostegno emergenza Coronavirus» (iban IT76P0306909790100000300089) per raccogliere fondi per le strutture sanitarie. E nello stesso tempo, dopo la donazione di un milione e 250 mila euro da parte di Giorgio Armani, ha superato il milione e mezzo anche la sottoscrizione in favore del San Raffaele aperta dalla coppia Fedez-Ferragni con un contributo di centomila euro.