Non riesce a calmare la bimba di 5 mesi: la tortura fino a spezzarle costole, gambe e braccia
Una storia che ha dell’inverosimile. Un uomo, compagno della madre di una bambina di 5 mesi, è accusato per aver creato lesioni molto gravi alla piccola, non riuscendo a calmare il suo pianto e la sua agitazione. La bimba è stata trovata con 3 costole rotte, oltre alle braccia e alle gambe.
Un 32enne, compagno della madre di una bambina di 5 mesi, ha ricevuto una condanna di 6 anni e 8 mesi per aver usato violenza contro la bimba di soli 5 mesi. L’uomo, non riuscendo a calmare il suo pianto e la sua agitazione, avrebbe stretto violentemente la piccola e usato maniere grottesche, fino a procurargli danni fisici: 3 costole rotte oltre a gambe e braccia lesionate.
Gravi lesioni a danno di una bambina di 5 mesi. Condannato il fidanzato della madre
Il parere dei medici dopo aver costatato le condizioni della bambina sono state agghiaccianti: la piccola riportava lesioni che solo un incidente d’auto o una caduta dal 4 piano può procurare. La bambina, vittima di atroci torture da parte del compagno della madre, secondo i medici, deve aver sofferto moltissimo poichè le lesioni erano gravissime.
La terribile vicenda è accaduta a Millbrook, in Gran Bretagna, dove nei giorni scorsi il 32enne Stephen Foster ha ricevuto una condanna di sei anni e otto mesi di carcere.
E’ stata la mamma della piccola a chiamare i soccorsi dopo aver notato un pianto inconsolabile e uno stato di sofferenza di sua figlia. In ospedale la neonata è stata sottoposta a vari accertamenti che hanno fatto emergere costole spezzate e fratture a gambe e braccia.
Dapprima si pensava che la responsabile fosse sua madre, ma ben presto le accuse si sono spostate sul convivente della donna.
Secondo l’accusa, l’uomo non riusciva a gestire il pianto incontrollato e la vivacità della neonata quando sua madre non c’era. In modo piuttosto brusco pertanto, avrebbe strattonato la piccola per braccia e gambe, stringendola eccessivamente, fino a rompere costole, gambe e braccia. Il 32enne avrebbe piegato il braccio sinistro della bambina spingendolo dietro la testa fino in fondo, poi avrebbe messo la gamba sinistra dietro il suo corpo tirando l’altro braccio dietro la sua gamba.
L’analisi psichiatrica effettuata sull’uomo ha determinato la sua totale lucidità, capace di intendere e volere. Le azioni compiute sono state determinate dall’eccessiva irascibilità dell’uomo e dalla mancanza di autocontrollo.