Non riesce a fare la pipì nel vasino, patrigno uccide la piccola di 2 anni colpendola ripetutamente
Orrore e violenza senza fine su una bambina di soli 2 anni. Knesnia Dubrovina aveva difficoltà nel fare la pipì nel vasino e per questo motivo, veniva percorsa dal suo patrigno fino a procurarle fratture e lesioni mortali.
Picchiata selvaggiamente e colpita per ben 60 volte dal compagno di sua madre fino a ucciderla solo perché a 24 mesi non riusciva a fare i bisognini nel vasino.
La vicenda è accaduta a Togliatti, nella Russia occidentale. Come ricostruito dalle indagini della polizia locale, ad accanirsi con brutalità su di lei è stato Anton Proskurin, nuovo fidanzato della madre, la 25enne Zinaida Proskurina, che sapeva benissimo dell’orrore che accadeva nella sua famiglia e spesse volte copriva i lividi della piccola con la cipria colorata o trucco.
L’autopsia svolta dal medico legale ha stabilito che Ksenia è stata colpita almeno venti volte alla testa e circa quaranta volte in tutto il corpo, il che le ha causato un’emorragia che si è rivelata letale. Quando i soccorsi sono arrivati in casa della famiglia, la testa della bambina “si è gonfiata orribilmente e sembrava un palloncino” come hanno raccontato agli inquirenti.
Da molte ricostruzioni e testimonianze, è emerso che la bambina subiva violenza da mesi ormai e la madre non l’ha mai protetta. La stessa madre avrebbe chiamato il 118 solo 24 ore dopo il decesso. La donna è attualmente indagata per non aver adempiuto ai suoi doveri di genitore e l’uomo è in carcere aspettando di sapere quanto durerà la sua pena definitiva, con l’accusa di violenza e omicidio colposo su minore.
La piccola Ksenia ora è tra gli angeli e non ci sarà mai tanta giustizia per rivendicare la sua morte, per tanta violenza subita, per tanto orrore subito solo perchè a 2 anni non era in grado di gestire i suoi bisogni.