Diritti e doveri

Novità assegno unico, introdotte modifiche. 120 euro in più per queste famiglie

Nel Decreto Semplificazioni sono state introdotte nuove modifiche che riguardano l’assegno unico, erogato in favore di alcune famiglie.

La grossa novità riguarda la maggiorazione pari a 120 euro dedicata a quei nuclei familiari che abbiano a carico un figlio disabile.

A specificarlo è stato il ministro Erika Stefani: “la maggiorazione riguarderà le famiglie con almeno un figlio a carico con disabilità, mediante l’utilizzo del Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità per il 2022″.

Per affrontare questo incremento di spesa sono stati messi a disposizione circa 122 milioni di euro in tutto. Tale misura potrebbe “effettivamente aiutare numerose famiglie, riconoscendo l’importo base dell’assegno anche a chi ha figli maggiorenni, ipotizzando una platea di circa 90 mila figli maggiorenni con disabilità interessati dagli incrementi nell’assegno e portando maggiorazioni fino a 120 euro per circa 37 mila nuclei che hanno almeno un figlio con disabilità”.

Grazie all’ottimo lavoro in sinergia con la Ministra Stefani oggi abbiamo rafforzato l’assegno unico e universale per tutti i figli disabili“, commenta il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. “Un atto che dal Governo abbiamo ritenuto necessario e doveroso per provvedere alle loro esigenze con adeguate risorse, integrando con il dl semplificazioni quanto previsto dalla legge delega sull’assegno“, conclude.

Nel Decreto semplificazioni inoltre sono riportate altre novità che riguardano l’ assegno unico per i figli, che si arricchisce di ulteriori restrizioni a partire dal prossimo anno: il bonus con “importo pieno”, infatti, sarà riservato esclusivamente ai figli fino a 18 anni. Ciò significa che tutti coloro che avranno compiuto 18 anni non potranno far richiesta dell’assegno e sarà decurtato.

Gli arretrati

Importante data da segnare sul calendario, quella del 30 giugno, ultimo giorno per presentare domanda circa gli arretrati dal mese di marzo a quello di giugno 2022 dell’assegno unico. La mancanza di suddetta richiesta, specifica l’Inps farà decadere il diritto alle mensilità dal mese successivo a quello della richiesta inoltrata all’Ente.



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