Resta ancora un grande mistero la scomparsa di Denise Pipitone, la bimba di Mazara Del Vallo di cui, non si hanno più notizie da 17 anni.
Continuano le ricerche, cresce il numero degli indagati ma nessuna notizia positiva è emersa fin ora.
Il giornalista Milo Infante, della trasmissione Ore 14, che spesso si è occupato della scomparsa della bambina di Mazara del Vallo, è indagato nell’ambito dell’inchiesta su Denise Pipitone.
“Non ho mai detto di essere indagato dalla Procura di Marsala (Trapani), come ha scritto qualcuno. Io sono stato raggiunto da un avviso di garanzia dalla Procura di Caltanissetta con l’accusa di diffamazione, per giunta aggravata. Quindi, da Marsala non può essere arrivata nessuna smentita, perché io non ho mai detto di essere indagato da quella Procura. Detto questo, ribadisco di non avere mai fatto una critica ai magistrati di Marsala. Ho solo chiesto che si occupino di ritrovare la piccola Denise Pipitone”. Queste le parole di Milo Infante, che spiega concretamente il motivo per cui è indagato.
“Molti mi chiedono a che punto sono le indagini sul sequestro di Denise Pipitone. Temo ferme all’archiviazione disposta dal gip di Marsala su richiesta della Procura. Per contro invece posso dirvi che i giudici indagano chi Denise l’ha cercata con tutte le forze. Giornalisti, ex pm, e non solo… Se qualcuno pensa che sia sufficiente per fermarci sbaglia. Continueremo a cercare Denise. Entro la fine della settimana avremo comunque risposte anche sulla Commissione di inchiesta. Denise va cercata, non archiviata” ha scritto in un post su Instagram il giornalista.
Purtroppo sulla vicenda di Denise Pipitone sono accesi riflettori mediatici, ma anche quelli istituzionali. La commissione d’inchiesta parlamentare, quando sembrava essere pronta per la costituzione e per indagare, non verrà costituita.
“È passato un anno da quando lo scorso aprile 2021 il Consiglio comunale di Mazara aveva deciso di prendere posizione su una vicenda abbastanza delicata, quella della concittadina Denise Pipitone rapita a Mazara lo scorso 1 settembre 2004.
Con delle magliette l’intero consiglio comunale chiedeva verità per Denise. Dopo un anno nulla è cambiato anzi qualcosa è peggiorata perché mesi fa era stato richiesto al Parlamento italiano che venisse istituita una Commissione parlamentare d’inchiesta sul rapimento di Denise, commissione che ieri non è stata calendarizzata e che quindi non vedrà la sua luce. Come un anno fa, io come presidente ma soprattutto l’intero consiglio comunale Mazarese, ritorniamo a chiedere a gran voce che venga fatta verità per Denise chiedendo a tutti gli organi preposti, sia locali che nazionali, di prendersi le proprie responsabilità andando fino in fondo all’interno di questa storia.
Da parte mia e di tutto il consiglio vogliamo dare vicinanza ai genitori Piera Maggio e Piero Pulizzi assicurando un continuo ed incondizionato sostegno” ha dichiarato Vito Gancitano, presidente del consiglio comunale.
“Solidarietà e stima per Milo Infante” sono state le parole di Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, che continua a lottare per la verità. “La mia forte sensazione è che ci sia la volontà di far cadere nuovamente tutto nell’oblio. Coloro che cercano la verità su Denise, pare che in qualche modo vengano ostacolati. Sembra una sorta di terra bruciata intorno a noi. Spero che nessuno si lasci intimorire e continui più forte di prima ad andare avanti pensando a Denise. Vorrei che il mio sentire, rimanga tale e possa ricredermi” ha aggiunto la donna.
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