Diritti e doveri

Nuovo bonus INPS 2021 per chi soffre di asma, sinusite e altre malattie respiratorie croniche


Sono molte le patologie per cui l’INPS riconosce, in percentuale, la pensione di invalidità destinata a quei soggetti che, a causa della loro malattie, non possono lavorare.

Tra le malattie più conosciute e frequenti, rientrano l’obesità, problemi cardiaci e di pressione, disfunzioni alla tiroide, bronchiti, asma e altre ancora.

Il nuovo bonus INPS  2021 ha ottenuto un aggiornamento ed è destinato ai pazienti che soffrono  di asma e di altre malattie respiratorie croniche.

Ma in quali casi specifici e per quali forme di asma e di patologie dell’apparato respiratorio danno diritto al riconoscimento di una percentuale variabile di inabilità?

Ai fini del riconoscimento della prestazione economica, il cittadino deve chiedere il riconoscimento dei requisiti sanitari inoltrando la domanda mediante il servizio denominato “Invalidità civile – Invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”. Accertato il possesso dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, la prestazione economica viene corrisposta a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle competenti commissioni sanitarie.

Si può ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario, lo sgravio fiscale per alcune spese sanitarie particolari, una corsia preferenziale per l’inserimento professionale e altro.

Il bonus INPS 2021 per chi soffre di asma e altre malattie respiratorie croniche, oltre alla patologia, prevede il possesso di un requisito reddituale.

Vi elenchiamo, in tabella, le malattie respiratorie che danno diritto all’invalidità.

APPARATO RESPIRATORIO min. max. fisso
ASMA ALLERGICO ESTRINSECO 21 30
ASMA INTRINSECO 35
ENFISEMA LOBARE CONGENITO 11
RINITE CRONICA ATROFICA 1 10
RINITE CRONICA IPERTROFICA CON STENOSI BILATERALE 11 20
RINITE CRONICA VASOMOTORIA O ALLERGICA 1 10
SINUSITE CRONICA CON REPERTO RX SIGNIFICATIVAMENTE POSITIVO 15
TUBERCOLOSI POLMONARE – ESITI FIBROSI PARENCHIMALI O PLEURICI CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA LIEVE 11 20
TUBERCOLOSI POLMONARE – ESITI FIBROSI PARENCHIMALI O PLEURICI CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA MODERATA 41 50
TUBERCOLOSI POLMONARE – ESITI FIBROSI PARENCHIMALI O PLEURICI CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA GRAVE 81 90
TUBERCOLOSI POLMONARE – ESITI FIBROSI PARENCHIMALI O PLEURICI CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA E DISPNEA A RIPOSO 100
BILOBECTOMIA 61
BRONCHIECTASIA ACQUISITA 35
BRONCHIECTASIA CONGENITA 21 30
BRONCHIECTASIA CONGENITA ASSOCIATA A MUCOVISCIDOSI 80
BRONCHITE ASMATICA CRONICA 45
CISTI BRONCOGENE O POLMONARI CONGENITE 31 40
FIBROSI POLMONARE INTERSTIZIALE DIFFUSA IDIOPATICA 95
IPOPLASIA O APLASIA POLMONARE CONGENITA MONOLATERALE 41 50
MALATTIA POLMONARE OSTRUTTIVA CRONICA-PREVALENTE BRONCHITE 75
MALATTIA POLMONARE OSTRUTTIVA CRONICA-PREVALENTE ENFISEMA 65
PNEUMONECTOMIA 45
PNEUMONECTOMIA CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA MEDIA 80
PNEUMONECTOMIA CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA GRAVE 100
SARCOIDOSI IN TRATTAMENTO 41

La liquidazione dell’assegno di invalidità avviene difatti solo nel caso in cui il richiedente versi in una condizione di disagio economico. La circolare n. 148/2020 riporta le rivalutazioni degli importi dei trattamenti pensionistici che l’INPS liquiderà nel corso del 2021. In riferimento agli assegni spettanti ai soggetti con invalidità parziale si legge che l’ammontare della prestazione è pari a 287,09 euro.

Bonus INPS 2021 per chi soffre di asma e di altre malattie respiratorie croniche

Di per sé le forme più lievi di asma e di difficoltà respiratoria non conferiscono il diritto all’assegno di invalidità. Ciò perché stando alle tabelle INPS relative agli stati invalidanti all’asma di tipo estrinseco allergico e intrinseco corrisponde una percentuale massima del 35%. Ne consegue che il diritto all’assegno di invalidità scatta in presenza di comorbilità.

Ciò accade quando due o più patologie coesistono e determinano un sensibile peggioramento delle condizioni di salute del paziente. Si pensi al paziente che soffre di disturbo asmatico e insieme di broncopneumopatia cronica o di tipo ostruttivo. In quel caso l’INPS riconosce un punteggio di inabilità più alto e arriva al 45% in presenza di bronchite asmatica permanente. Laddove invece il paziente presenta una broncopneumopatia asmatica grave matura il diritto ad una percentuale di invalidità che va dal 71% all’80%. In presenza di broncopneumopatia asmatica severa invece il punteggio di inabilità può variare dall’81% al 90%. Il bonus INPS scatta dunque allorquando l’asma si associa ad altre patologie respiratorie e, nello specifico, quelle appena individuate.


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