Coronavirus

Nuovo incubo in Cina: seconda quarantena per i cittadini a causa di una nuova ondata di contagi da Coronavirus


 

La Cina sta nuovamente combattendo con il loro nemico invisibile, che due mesi fa ha distrutto le loro vite e ucciso molti cittadini. Dopo un periodo di calma apparente, in cui si registravano zero positivi, è arrivata una nuova ondata di contagi.

Dopo due mesi di isolamento, la regione autonoma cinese di Hong Kong sta nuovamente vivendo l’incubo Coronavirus, con un nuovo picco di contagi che ha imposto la reintroduzione di alcune misure restrittive. I parchi e i cinema sono stati chiusi e sono stati vietati di nuovo gli assembramenti di più di quattro persone. La preoccupazione degli esperti è che ciò possa succedere anche in Europa e Nord America.

Il peggio sembrava essere superato e per questo motivo si era dato l’avvio alla riapertura, dopo mesi di isolamento, di uffici, negozi e fabbriche.

Hong Kong però ora è nuovamente nel mirino del Covid-19: il numero dei contagi, infatti, è tornato a salire.
In una sola giornata, si sono registrati 65 nuovi casi, secondo quanto ha riportato dal quotidiano francese Le Monde.
Sul territorio si contano 518 casi su 7,4 milioni di abitanti.

Colpiti allo stesso modo dell’Italia, anzi…molto peggio, avevano chiuso le attività lavorative per quasi due mesi e ora, lentamente, si stava procedendo alla graduale riapertura. Nella pace apparente, si era ritornati a vivere senza terrore, con zero contagi.

I mezzi pubblici erano tornati a circolare, era possibile uscire per fare passeggiate e avevano anche riaperto bar e ristoranti. Una favola durata pochissimo.
Nell’ultima settimana sono stati registrati nuovi contagi, con un picco di 82 casi rilevati soltanto domenica, raggiungendo così un livello tale da richiedere nuove misure restrittive. Sotto accusa ci sono soprattutto i cittadini europei e nord americani che in dieci giorni hanno fatto triplicare i casi positivi, saliti dai 150 del 15 marzo a più di 460, il 26 marzo.

Così da qualche giorno tutti sono di nuovo costretti a rimanere a casa, i parchi e i cinema sono stati chiusi, gli assembramenti di più di quattro persone in pubblico sono stati vietati. Visto che almeno in parte i nuovi casi di contagio sembrano essere arrivati dall’estero, l’aeroporto è stato chiuso agli stranieri, anche solo a quelli in transito, e i residenti di rientro sono messi in quarantena per 14 giorni.

Il parere degli scienziati

Dopo aver analizzato attentamente che cosa sta accadendo in Cina, in particolare nella regione di Hong Kong, gli scienziati hanno molta paura che ciò possa accedere anche ad Europa ed America. Vale a dire è altamente probabile, come sottolinea The Atlantic, che dopo questa quarantena ce ne sia un’altra immediatamente dopo, se non si mantiene alta l’attenzione soprattutto per quanto riguarda il distanziamento sociale. Secondo Gabriel Leung, rettore dell’Università di Medicina di Hong Kong ed esperto di epidemie, citato dalla rivista, “la reintroduzione delle misure restrittive è la più discussa tra gli esperti e i governi mondiali.

C’è bisogno di queste misure a vari gradi di intensità fino a quando si verificano l’immunità di gregge o una disponibilità sufficientemente estesa di un vaccino somministrato almeno a metà della popolazione”. Sono questi, secondo l’esperto, gli unici modi possibili per sconfiggere definitivamente il virus.

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