Un panettiere, a cui va tutta la nostra riconoscenza, in questo periodo di grande difficoltà, ha donato pane per i poveri, ma la sua beneficenza gli è costata cara: è stato multato ed è stato costretto a chiudere per cinque giorni. Come per tante altre attività, anche lui aveva abbassato le saracinesche del suo bar-panificio per rispettare le norme anticontagio.
Nonostante ciò si era messo a disposizione di alcune associazioni per produrre qualche centinaio di chili di pane. E proprio mentre stava impastando filoni e panini destinati alle famiglie bisognose il giorno di Pasquetta, sono intervenute le forze dell’ordine che hanno sottoposto a controlli il suo laboratorio e lo hanno multato.
È successo a Termini Imerese: il protagonista della vicenda è Pietro Scaletta, a cui è stato fatto un verbale contestando la violazione delle direttive. La sanzione, di un importo di 3.000 euro, è il “ringraziamento” per il pover uomo. Quando gli agenti lo hanno trovato con i macchinari accesi e il pane pronto per la distribuzione, è scattato il provvedimento contro il quale il piccolo imprenditore ha già annunciato di volersi opporre con l’assistenza dell’avvocato Stefano Vitale.
Anche se il panettiere si era giustificato, dicendo che i prodotti erano destinati alla Protezione civile e alcune organizzazioni caritatevoli alle quali donare gratuitamente il pane, è servito a poco. Accordo per il quale il titolare del bar panificio ha già prodotto e si è riservato di produrre ulteriore documentazione da consegnare in Commissariato a riscontro di quanto detto.