Papa Francesco parla al Tg1, rivolgendosi agli italiani e cita Giovanni XXIII: «Date una carezza ai vostri bimbi»
«Cari amici, buonasera! Questa sera ho la possibilità di entrare nelle vostre case in un modo diverso dal solito».
Così ha inizio il messaggio del Papa al Tg1 del 3 Aprile, in apertura del giornale e del solito, terribile bollettino quotidiano delle vittime e dei contagi del coronavirus. «Ho nel cuore tutte le famiglie, specie quelle che hanno qualche caro ammalato o che hanno purtroppo conosciuto lutti dovuti al coronavirus o ad altre cause. In questi giorni penso spesso alle persone sole, per cui è più difficile affrontare questi momenti. Soprattutto penso agli anziani, che mi sono tanto cari».
Il messaggio termina con la celebre frase di Giovanni XXIII di dare una carezza ai bambini, la carezza del Papa.
Il Papa ringrazia poi i volontari, gli infermieri, i medici. «Quanti eroi, di tutti i giorni, di tutte le ore!»
Poi ricorda le famiglie che hanno perso il lavoro e hanno pochi soldi per mangiare, i detenuti, i senza tetto. «È un momento difficile per tutti. Per molti, difficilissimo. Il Papa lo sa e, con queste parole, vuole dire a tutti la sua vicinanza e il suo affetto. Cerchiamo, se possiamo, di utilizzare al meglio questo tempo: siamo generosi; aiutiamo chi ha bisogno nelle nostre vicinanze; cerchiamo, magari via telefono o social, le persone più sole; preghiamo il Signore per quanti sono provati in Italia e nel mondo. (…) Fate un gesto di tenerezza verso chi soffre, verso i bambini, verso gli anziani. Dite loro che il Papa è vicino e prega, perché il Signore ci liberi tutti presto dal male. E voi, pregate per me. Buona cena. A presto!»