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Papa Francesco parla dei migranti: “Dio chiederà il conto dei morti. I profughi deceduti in mare sono vittime della cultura dello scarto”

Papa Francesco si è dimostrato particolarmente amareggiato per la situazione dei migranti che sembra essersi aggravata da quando il Governo si è reso conto che, a causa del Covid, l’accoglienza potrebbe far precipitare la situazione e creare nuovi focolai.

Forti pertanto le parole del Pontefice: “Dio chiederà conto dei morti durante i viaggi della speranza. I profughi deceduti in mare sono vittime della cultura dello scarto”.

Il Papa e il dispiacere per i migranti

Il Signore ci chiederà conto di tutti i migranti caduti nei viaggi della speranza: sono state vittime della cultura dello scarto“. Lo ha detto Papa Francesco, ricordando che “il 24 agosto, è il giorno della memoria del decimo anniversario del massacro di 72 migranti a San Fernando, Tamaulipas, in Messico. Erano persone di diversi Paesi che cercavano una vita migliore“.

Sempre domani si compiono quattro anni dal terremoto che ha colpito l’Italia centrale – ha aggiunto il Pontefice al termine dell’Angelus -. Rinnovo la preghiera per le famiglie e le comunità che hanno subito maggiori danni perché possano andare avanti con solidarietà e speranza“.

E mi auguro che si acceleri la ricostruzione – ha sottolineato – affinché la gente possa tornare a vivere serenamente in questi bellissimi territori dell’Appennino”.

Papa Francesco ha inoltre affermato: “Non dimentichiamo le vittime del coronavirus. Questa stessa mattinata ho sentito la testimonianza di una famiglia che ha perso i nonni. senza poter congedarli. salutarli. Tanta sofferenza, tante persone che hanno lasciato la vita, vittime della malattie, e tanti volontari, medici, infermieri, suore, sacerdoti, che anche hanno lasciato la vita. Ricordiamo le famiglie che hanno sofferto per questo”.

Quanti i migranti in Italia?

Nei primi sette mesi del 2020 sono sbarcate in Italia 14.008 persone, un incremento del 268% rispetto allo stesso periodo 2019, quando arrivarono 3.800 persone.

Luglio è stato un mese di numerosi arrivi: oltre settemila, più di quanti arrivati nei sei mesi precedenti sommati.

Tra i paesi di provenienza negli ultimi 12 mesi sono arrivate persone da Tunisia (7,4 mila persone, 25% del totale) seguite da Bangladesh (2,6 mila persone, 9%), Costa d’Avorio, Algeria, Pakistan, Iraq e Sudan.

Nei primi sette mesi del 2020 prosegue l’arrivo di persone dalla Tunisia, 4.145 solo nel mese di luglio. In grande crescita gli arrivi di persone da Bangladesh e Costa d’Avorio, in diminuzione invece gli arrivi da Pakistan e Iraq.

Quanto al genere e all’età delle persone sbarcate, il 79% delle persone arrivate sulle coste italiane è di sesso maschile, le donne sono il 6%, i minori il 15%. (Fonte:www.lenius.it/migranti-2020)