Salute

Pensi di soffrire di reflusso gastrico? Scoprilo valutando se hai questi sintomi. Ti daremo le soluzioni e dieta

 

In questo articolo potrete valutare se i vostri sintomi possono essere correlati a reflusso gastroesofageo.

Questo nome deriva da due radici greche: “gastro” (stomaco), “esofago” (esofago) e la parola latina “reflusso”, che significa “ritorno”. Pertanto, la malattia da reflusso gastrico è il ritorno del cibo dallo stomaco all’esofago. Se la superficie dell’esofago è infiammata, ma durante il trattamento guarisce senza cicatrici, stiamo parlando di esofagite da reflusso erosivo. Se i sintomi vengono osservati per lungo tempo, la malattia è passata a uno stadio cronico.

REFLUSSO GASTROESOFAGEO: I 6 SINTOMI PIÙ IMPORTANTI

Innanzitutto è bene sapere che questo tipo di disturbo è piuttosto comune ma che, non per questo, deve essere sottovalutato o ignorato. Vediamo quindi insieme quali sono i sintomi più importanti del reflusso gastroesofageo.

Sapore acido in bocca

La prima cosa che avvertiamo è il sapore acido in bocca, non solo al risveglio. L’acido riesce a risalire e oltrepassare lo sfintere e generare sapore amarognolo. Molti avvertono questo primo sintomo.

Rigurgito

Ovviamente, tra i sintomi del reflusso gastroesofageo c’è sicuramente il rigurgito. Si tratta di una condizione in cui si ha l’escrezione del contenuto dell’esofago fino alla gola. In alcuni casi può addirittura trasformarsi in vomito. E’ forse il sintomo più fastidioso di questa condizione.

Bruciore di stomaco

In presenza di reflusso, uno dei sintomi più evidenti è la sensazione di provare bruciore allo stomaco che può anche determinare fastidio a gola e bruciore al petto. Evitate in presenza di bruciore, sia le spezie e sia i cibi piccanti.

Il bruciore di stomaco, è il primo sintomo dell’infezione da elicobacter pylori, che colpisce più di un terzo della popolazione, se non trattata, quindi nel tempo la malattia degenera in cancro allo stomaco.

Dispepsia

Con questo termine si vuol indicare sia la nausea e sia il dolore post pranzo. In questa condizione ci si può sentire pesanti o sazi. In tale condizione, diminuisce l’appetito e spesso genera dimagrimento.

Disfagia

Stessa cosa per quanto riguarda la disfagia. In questo caso si ha come la sensazione che il cibo ingurgitato sia rimasto intrappolato in gola. Questo si verifica a causa di un restringimento dell’esofago. Questa condizione genera l’impressione di non riuscire a deglutire con facilità

Tosse

Anche se parliamo di un sintomo che può manifestare tantissimi problemi di salute (dai più ai meno gravi), sappiate che la tosse può avere a che fare anche con il reflusso gastroesofageo. Oltre ai sintomi sopra elencati, ci sono altri segnali (anche se più rari) che possono manifestare questo tipo di disturbo. Tra questi ricordiamo l’alitosi, il dolore durante la deglutizione, l’aumento della salivazione, l’irritazione alla gola e la perdita di peso inspiegabile.

Soluzioni utili

I fattori che innescano il reflusso sono:

-abuso del cosiddetto cibo spazzatura (grasso, piccante, fritto);
-malattie del fegato e della cistifellea;
-stress, paure, stress emotivo;
-età avanzata;
-essere in sovrappeso;
-vestiti scomodi e attillati;
-un brusco aumento di peso può portare ad un aumento della pressione intra-addominale, che a sua volta porta ad un forte rilascio del contenuto dello stomaco nella cavità dell’esofago.

Cosa non fare

Non fare uno spuntino prima di coricarsi . Lo stomaco eccessivamente pieno, preme sul diaframma, causando il rilascio di cibo con acido.

Non Fumare. Riduce il tono muscolare e aumenta la secrezione acida.

No a troppi medicinali. Ibuprofene , miorilassanti, farmaci per abbassare la pressione sanguigna, aspirina , provocano reflusso acido.

No all’esercizio eccessivo . La corsa, esercizi ad alto ritorno, possono provocare reflusso acido, a causa della pressione sulla cavità addominale.

No alla carenza di magnesio. Può provocare disturbi nelle funzioni dello sfintere, che impedisce il rilascio di acido.

Dieta

Quella che ti proponiamo è una dieta da eseguire una settimana al mese per alleggerire i sintomi del reflusso e per prenderti cura dell’apparato digerente:

Lunedi

Colazione: frullato verde a  base di latte di cocco, spinaci, mango e banana

Spuntino: barrette di banana

Pranzo: pasta e sandwich di pollo con patatine al forno

Spuntino: datteri e mandorle

Cena: cosce di pollo al forno con riso

Martedì

Colazione:  budino

Spuntino: frutta

Pranzo: pasta con legumi

Spuntino: carotine e tisana

Cena: verdure lesse e pesce a vostra scelta

Mercoledì

Colazione: latte scremato e cereali

Spuntino: yogurt al cocco con fettine di banana

Pranzo: verdure miste condite con insalata di pollo

Spuntino: crackers

Cena:  braciole di maiale  al forno con patate al forno

Giovedì

Colazione: yogurt con mandorle

Spuntino: frutta

Pranzo: uova sode con cracker e tonno al naturale

Spuntino: frutta

Cena:  polpette di tacchino  con pasta senza glutine

Salmone glassato al miele con riso.

Venerdì

Colazione: latte, biscotti integrali e una banana

Spuntino: mix di cereali con yogurt

Pranzo: polpettone (usa la maionese al posto della salsa di pomodoro sopra le polpette)

Spuntino: patatine al forno con salsa di verdure frullate

Cena: salmone glassato

Sabato

Colazione: semifreddo allo yogurt a base di yogurt greco, banane e mirtilli

Spuntino: mele a fette con marmellata

Pranzo: risotto con gamberi

Spuntino: biscotti senza glutine e tisana

Cena:  pizza fatta in casa  senza glutine, formaggio fuso e funghi saltati

Domenica

Colazione: cereali  con banana a fette e latte di mandorle

Spuntino: mela affettata e carote

Pranzo: pasta con tonno

Spuntino:  barrette di banana fatte con 2 banane mature, 2 uova, 2 tazze di farina d’avena e 1 tazza di zucchero, cotte a 350 gradi fino al termine

Cena:  pollo e patate lesse

Questo articolo ha solo scopo informativo e non determina alcuna diagnosi. Rivolgersi al medico per valutare con esattezza se si è in presenza di reflusso gastro-esofageo, accertato da indagini mediche.