L’assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda, dedicata ai cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge. Dal 1° gennaio 1996, l’assegno sociale ha sostituito la pensione sociale. La prestazione ha natura assistenziale ed è inesportabile; pertanto, non può essere riconosciuta se il titolare della prestazione risiede all’estero. Il beneficio economico non è reversibile ai familiari superstiti.
L’importo dell’assegno per il 2023 è pari a 503 euro per 13 mensilità. Il limite di reddito è pari a 5.983,64 euro annui e 11.967,28 euro, se il soggetto è coniugato. I soggetti devono aver compiuto 67 anni di età.
Ma cosa accade al compimento dei 70 anni? L’assegno aumenta e non di poco!
L’assegno sociale spetta al cittadino che non ottiene il diritto alla pensione di vecchiaia, perchè non ha versato sufficienti contributi da lavoro, ma che percepirà comunque un assegno di sostegno, chiamato appunto sociale, a patto che non superi 5983,64 euro per quel che concerne i redditi personali e di euro 11967,28 euro nel caso di redditi coniugali, sia propri più quelli del coniuge.
Nel caso in cui la persona in questione, in aggiunta al rispetto dei redditi abbia anche un ISEE che si attesti entro 9360 euro annui, ha la possibilità di chiedere la pensione di cittadinanza.
Al compimento dei 70 anni, l’assegno sociale può essere incrementato al milione, secondo quanto stabilito e previsto dalla legge 448 del 2011; a tal riguardo, è previsto un aumento di 191,74 euro per i pensionati over 70, nel caso in cui però vengano rispettati altri requisiti reddituali.
Nel caso di pensionati soli, la maggiorazione intera spetta qualora vi siano redditi pari a zero ed in forma parziale, dunque ad integrazione per redditi che non siano superiore ad euro 8476,26 annui. Rispetto ai pensionati coniugati, occorre che il reddito familiare, nel rispetto del limite indicato in precedenza e sommato a quello del coniuge, non superi euro 14459,80, si legge.
Va sottolineato che la maggiorazione al milione della misura in questione deve essere richiesta attraverso la relativa domanda all’interno della quale il titolare del beneficio comunichi e dichiari la propria età ed i redditi propri e coniugali.
In ogni caso ed a prescindere da tutto, è opportuno ed importante informarsi presso gli esperti del settore e consultarsi con gli specialisti, al fine di poter chiarire ogni eventuale dubbio, approfondire gli aspetti, i requisiti, le condoni e ogni dettaglio importante da conoscere al riguardo.
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