Se percepisci il Reddito di Cittadinanza, ti consigliamo di leggere quanto segue, per non perdere il sussidio.
Che cosa è realmente necessario fare entro Marzo per non perdere il Reddito di Cittadinanza? Sicuramente in questo contesto, caratterizzato da paura e terrore, tra covid e guerra, ora che i prezzi sono aumentati a dismisura, benzina e bollette continuano a lievitare, sarebbe un vero peccato dover rinunciare al Reddito di Cittadinanza, valido aiuto economico per chi non ha un lavoro, un reddito per sopravvivere. Per questo motivo è necessario tenersi aggiornati.
Il sussidio fin ora è stato erogato dallo Stato in favore di tutti gli aventi diritto, senza aver garantito loro un vero e proprio impiego e senza aver preteso dai percettori, di svolgere alcuna attività lavorativa.
Ebbene, a tal proposito sono molti i percettori di tale sussidio che si chiedono cosa cambi a partire dal mese di marzo: viene introdotto l’obbligo di presentarsi ogni mese al centro per l’impiego, a partire da marzo. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Reddito di cittadinanza: arriva l’obbligo di presentarsi al centro per l’impiego
A partire da marzo sarà introdotto l’obbligo imposto dalla manovra finanziaria per tutti i beneficiari considerati occupabili, i quali almeno una volta al mese dovranno recarsi al centro per l’impiego per dimostrare di svolgere ricerca attiva di lavoro.
Questo scatenerà un grosso caos e si rischia che i centri impiego entrino in tilt.
Chi percepisce il reddito di cittadinanza deve stare molto attento a questo nuovo obbligo, in quanto in caso di assenza alla convocazione scatterebbe persino la decadenza della prestazione per sempre.
L’obiettivo del Governo Draghi è quello di offrire il reddito di cittadinanza esclusivamente a chi ne ha davvero bisogno e dimostra interesse nel cercare impiego, anzichè stare sul divano a braccia incrociate.
Nel dettaglio, la Legge di Bilancio 2022 aggiunge all’articolo 4 – comma 8, lettera B, numero 2 – del decreto 4/2019, convertito in legge 26/2019:
“I beneficiari di cui al comma 7 sono tenuti ad accettare espressamente gli obblighi e rispettare gli impegni previsti nel Patto per il lavoro in particolare svolgere ricerca attiva del lavoro, secondo le modalità definite nel Patto per il lavoro, che, comunque, individua il diario delle attività che devono essere svolte settimanalmente;
Questa la seguente disposizione:
“la ricerca attiva del lavoro è verificata presso il centro per l’impiego in presenza con frequenza almeno mensile; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio”.
Almeno una volta al mese, dunque, i beneficiari del reddito di cittadinanza – ma solamente gli occupabili che hanno già sottoscritto un Patto di Lavoro con il centro per l’impiego – dovranno presentarsi nelle varie sedi territoriali per dimostrare il rispetto degli obblighi previsti, in particolare per quanto riguarda la ricerca attiva di lavoro.
Nel caso in cui non ci si presenti all’appuntamento, senza giustificato motivo, scatta la decadenza del reddito di cittadinanza, con la sanzione accessoria per cui non si può presentare una nuova domanda per i successivi 18 mesi, o 6 mesi nel caso dei nuclei familiari con minori o disabili.
Bisogna fare una precisazione importante: dovranno comunque essere i centri per l’impiego a convocare i beneficiari per le attività di verifica, con la facoltà di poterlo fare “almeno una volta al mese”.
Alcuni centri impiego non sono ancora attrezzati per attuare questo piano, altri si.
Per evitare disguidi, si consiglia pertanto di recarsi almeno una volta al mese presso il centro per l’impiego di competenza in modo tale da poter avere maggior spiegazioni in merito e soprattutto evitare di incorrere in spiacevoli sorprese.
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