Percepisci la pensione di reversibilità ma è molto misera? Richiedi subito questo sussidio economico
Sono molte le mogli che, dopo la morte del proprio marito e dopo aver trascorso una vita in casa svolgendo il ruolo di casalinga, sono costrette a vivere con una pensione di reversibilità molto misera, spesso insufficiente per vivere dignitosamente.
Ma una soluzione a questo problema esiste già.
Infatti, chi percepisce la pensione di reversibilità può richiedere il reddito di cittadinanza…anzi, la pensione di cittadinanza fino a 780 euro.
Percepisci la pensione di reversibilità ma è molto misera? Richiedi subito questo bonus
Il sussidio mensile che l’INPS assicura alle famiglie italiane più povere spetta anche al contribuente che già riceve il rateo pensionistico? Anzitutto conviene chiarire che non si tratterebbe del reddito di cittadinanza, bensì della pensione di cittadinanza. Ciò perché tale è la denominazione dell’ammortizzatore che raggiunge chi già percepisce la pensione. Ci si pone questo interrogativo perché di fatto alcune agevolazioni economiche che il Governo garantisce ai cittadini in situazioni di disagio economico sono cumulabili. Ovviamente ci sono dei limiti e delle soglie specifiche che non si devono superare nel cumulo dei redditi che si percepiscono.
Chi percepisce la pensione di reversibilità può richiedere il reddito di cittadinanza?
Buone notizie per chi già riceve la pensione di reversibilità perché la Legge di Bilancio 2020 e successiva 2021, non esclude affatto il diritto alla pensione di cittadinanza. Accede alla pensione di cittadinanza il contribuente di oltre 67 anni che percepisce un rateo pensionistico assai modesto. Nello specifico, l’Istat fissa la soglia di povertà in una somma di denaro inferiore a 780 euro mensili. Ne consegue che chi percepisce redditi al di sotto di questa soglia matura il diritto ad un’integrazione economica.
Se l’assegno mensile che l’INPS eroga per la pensione di reversibilità risulta inferiore a 780 euro si ha diritto alla pensione di cittadinanza. In sostanza chi già riceve il rateo dei superstiti, purché esso sia inferiore a 780, può richiedere il sussidio governativo. Resta fermo che l’integrazione cui si ha diritto non potrà superare il tetto massimo di 780 euro.
Requisiti per richiedere il sussidio
Oltre al requisito anagrafico devono sussistere determinati requisiti ISEE, in particolare occorre avere un reddito ISEE inferiore a 9.360 euro. In particolare occorre avere:
–Patrimonio immobiliare inferiore ai 30.000 euro, tuttavia, fa eccezione della casa in cui si vive;
–Patrimonio mobiliare fino ad un massimo di 6.000 euro. Questa soglia, a sua volta, aumenta di:
-2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo e fino ad un massimo di 10.000 euro;
-1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo;
-5.000 euro per ogni componente con disabilità media;
-7.500 euro per ogni componente non autosufficiente o portatore di disabilità grave.
Inoltre, i componenti del nucleo familiare non devono essere in possesso di:
-Veicoli immatricolati per la prima volta nei 6 mesi antecedenti la domanda, autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc (in entrambi i casi immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti la domanda ) con esclusione dei mezzi che conferiscono il diritto alle agevolazioni fiscali in favore di persone con disabilità;
-Navi o imbarcazioni da diporto.