Il virologo milanese Fabrizio Pregliasco ritorna sulla questione dei vaccini anti Covid e dell’immunità di gregge. E fa le sue previsioni per l’estate che ci attende.
“Le vaccinazioni stanno funzionando, ma il virus continuerà a circolare, dobbiamo prepararci ad effettuare nei prossimi anni altri vaccini di richiamo“.
Il virologo ha spiegato che, nonostante la campagna vaccinale abbia finalmente accelerato il ritmo e i risultati siano evidenti, l’immunità è una chimera. L’impatto dei vaccini anti Covid si fa sentire: i contagi sono crollati dell’80%, i ricoveri del 90%, i decessi addirittura hanno registrato un abbattimento del 95%. Risultati importanti, dunque. Ma dobbiamo dimenticarci l’idea di azzerare il virus. Lo scienziato – ai microfoni di Fanpage – ha proseguito: “Non raggiungeremo l’immunità di gregge nel senso di sperare di azzerare il virus. Riusciremo a raggiungere una convivenza più civile col Covid, ma l’infezione continuerà sicuramente a circolare. Bisognerà prevedere presumibilmente negli anni a venire delle vaccinazioni di richiamo”.
Pregliasco sembra essere non molto d’accordo con le riaperture rapide.
E su un altro punto il virologo si mostra contrariato: la possibilità, per i vaccinati, di non indossare più la mascherina all’aperto come sta accadendo negli Stati Uniti. “Negli Stati Uniti è diverso, lì sono molto avanti con le vaccinazioni” – ha puntualizzato l’esperto. Altro nodo cruciale sarà il Green Pass, elemento cruciale per poter rilanciare il turismo senza mettere a repentaglio la sicurezza e la salute e dei turisti e degli autoctoni.
Per ottenere il famoso patentino sarà necessario esibire un certificato che attesti di aver ricevuto entrambe le dosi del vaccino anti Covid oppure di essere guariti dal virus e di avere gli anticorpi o, ancora, l’esito negativo di un tampone eseguito entro le 48 ore precedenti. L’esperto conclude lanciando l’idea di hub vaccinali nei luoghi di villeggiatura: “Bisogna puntare sui tamponi gratis, bisogna favorirne l’esecuzione senza gravare sulle finanze delle persone. Sarebbe anche cosa buona e giusta creare dei punti vaccinali nei luoghi di vacanza ma sarà piuttosto difficile dal punto di vista della realizzabilità pratica”.