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Pressione alta e Coronavirus: 3 cose che devi sapere assolutamente


L’ipertensione è una condizione caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie, che è determinata dalla quantità di sangue che viene pompata dal cuore e dalla resistenza delle arterie al flusso del sangue.

Circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi ne soffre e, nelle donne, è più frequente dopo la menopausa.

Un soggetto è quindi iperteso quando i valori pressori di massima (sistolica) e minima (diastolica) superano i 140 mmHg o i 90 mmHg rispettivamente. L’ipertensione, se non trattata con terapia farmacologica e monitorata costantemente attraverso la misurazione pressoria, può portare nel tempo a gravi conseguenze quali l’infarto o l’ictus.

L’ipertensione potrebbe essere un fattore di rischio per i malati di Covid? Dai dati forniti dall’istituto superiore di Sanità, emerge che la pressione alta rientra tra le patologie pericolose che potrebbero compromettere il decorso dell’infezione da Covid.

Grazie a una nuova indagine statistica condotta dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dall’analisi delle cartelle cliniche di oltre cinquemila pazienti deceduti in Italia per COVID-19 è stato stilato un elenco con le comorbilità più diffuse, diagnosticate prima della positività.

La più comune era l’ipertensione arteriosa, rilevata nel 65,7 percento del campione (3.317 pazienti, 1.339 donne e 1.978 uomini).

Ipertensione, quanto è pericolosa?

Le persone ipertese hanno maggiori probabilità di contrarre COVID-19? Se una persona ipertensiva si ammala, è più probabile che muoia? Il fatto che le persone con patologie cardiovascolari quali l’ipertensione siano a maggior rischio di complicanze da Coronavirus non è legata solamente alla maggiore fragilità sistemica di questi pazienti. Il virus attaccando i polmoni, ne riduce al minimo la capacità di ossigenare il sangue: questo comporta un sovraccarico di lavoro per il cuore, a cui viene chiesto di pomparne di più e più velocemente.

Essere ipertesi in periodi di pandemia è difficile: si pensa che, a causa delle sue condizioni di salute, siano più esposti ad aggravare la loro situazione di salute. Per ora, gli esperti della SIIA (Società Italiana Ipertensione Arteriosa) raccomanda quindi ai pazienti ipertesi di non modificare la terapia antipertensiva assunta e di continuare a monitorare la pressione.

Consigli di prevenzione

Diviene fondamentale quindi in un periodo come questo sensibilizzare le persone, soprattutto i soggetti più a rischio come gli anziani, nel seguire scrupolosamente questi semplici accorgimenti.

1. Stare a casa, a meno di motivi molto seri e reali (di salute, ad esempio) ricordando di assumere regolarmente la terapia antiipertensiva (e le altre terapie) prescritte dal Vostro medico.

2. Fare la spesa in un mercato, se possibile all’aperto, mantenendo sempre la distanza di sicurezza.

3. Non andare dal medico, se non è indispensabile, se occorre telefonare. Per misurare la pressione arteriosa: usare gli apparecchi per l’auto misurazione domiciliare.

4. In caso di sintomi simil-influenzali chiamare subito il medico di base o fare riferimento ai numeri dell’emergenza COVID regionale: 118 e 1500.

5. Mantenere la distanza di sicurezza con gli altri: 2 metri. Non stringere mani o abbracciare persone che non siano conviventi. Lavarsi spesso le mani.

6. Se si è costretti ad uscire indossare i guanti e la mascherina, cercando di mantenere la distanza di sicurezza con gli altri (2 metri) e – appena possibile – lavarsi le mani. Utilizzare guanti usa e getta, altrimenti disinfettarli ogni giorno.

7. Tossire o starnutire con un fazzoletto di carta usa e getta davanti a bocca e naso. Il fazzoletto va gettato nel WC. Se non si ha a disposizione un fazzoletto di carta, tossire o starnutire nella piega del gomito.

8. Mantenere una dieta sana, privilegiando verdura, frutta e riducendo il consumo di sale. Bere molti liquidi (a meno di controindicazioni specifiche).


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