Curiosità

Prete positivo al covid fa bere decine di fedeli dallo stesso calice: fedeli in isolamento

Assurda vicenda quella accaduta a Lungro, in in provincia di Cosenza, in Calabria, dove un parroco, risultato positivo al Covid, ha fatto bere decine di fedeli dallo stesso calice durante l’eucarestia. Le autorità sanitarie calabresi stanno ricostruendo il tracciamento dei fedeli che hanno preso parte alla cerimonia religiosa.

Fedeli in isolamento e positivi al Covid dopo celebrazione eucaristica

Giuseppe Santoianni, sindaco di Lungro (Cosenza), ha chiuso la cattedrale della città dedicata a San Nicola di Mira per effettuare accurata disinfettazione, dopo la triste vicenda che ha visto protagonista il parroco del paese, il giorno di Natale. Vietata ogni funzione religiosa fino a quando non ci saranno nuove disposizioni sanitarie. Il prete che presta servizio nella chiesa è infatti risultato positivo al Covid. La comunicazione dell’Asp è arrivata sulla scrivania del primo cittadino il giorno della vigilia di Natale. Per questo a scopo cautelativo Santoianni ha disposto la chiusura ed il divieto di celebrazioni.

C’è però un altro elemento che desta preoccupazione: lo stesso sacerdote, di origine libanese, alcuni giorni prima di ricevere la comunicazione della sua positività ha concelebrato una messa di rito greco nel corso della quale ha consentito che i fedeli partecipanti bevessero dallo stesso calice al momento dell’eucarestia celebrata nella doppia forma del pane e del vino.

Decine di persone, ovviamente con la mascherina abbassata, hanno poggiato le loro labbra sullo stesso bicchiere e non è escluso che alcuni abbiano finito per contrarre il coronavirus. Il parroco positivo al covid è stato sottoposto alla quarantena fiduciaria così come il suo confratello che ha preso parte alla stessa messa; i due, naturalmente, dovranno spiegare anche come mai non abbiano fatto rispettare le norme di contenimento dei contagi.

Il video girato durante la celebrazione, ha permesso alle autorità sanitarie di rintracciare i fedeli che hanno bevuto dal calice infetto, dove lo stesso parroco, positivo, durante l’Eucarestia, ha appoggiato le labbra per bere il vino. In un periodo di restrizioni, la vicenda è risultata grave e inadeguata, completamente non conforme alle disposizioni anti contagio.