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Prezzi record per benzina e gasolio, ma quello che succederà tra qualche giorno fa davvero paura!

Aumento bollette e di pane e pasta, italiani nella morsa dei rincari e nonostante si provi a risparmiare, resta davvero difficile. Quello che più fa paura è il costo del carburante: è dal 2008 che il prezzo non arrivava a sfiorare 2 euro. Dopo lo sciopero dei benzinai iniziato lunedi 28, la situazione non sembra migliorare, anzi…gli esperti avvertono: bisognerà avere paura!

Prezzi record per il carburante: cosa ci aspetta?

I prezzi dei carburanti salgono alle stelle: il costo di un litro di benzina o diesel è sempre più alto. Con le quotazioni internazionali di benzina e gasolio ancora in rialzo vengono raggiunti livelli mai toccati primi, superiori anche al record del 2008 o a quello toccato tra 2012 e 2013.

Gli aumenti dei prezzi del carburante sono da attribuire alla guerra tra Russia ed Ucraina.

I dati sui prezzi della benzina vengono riportati da Quotidiano Energia. Per il servito il prezzo medio è 2,024 euro/litro (contro 2,015 di ieri): i prezzi medi vanno da 1,965 a 2,111. Per il diesel il costo del servito aumenta da 1,895 di ieri a 1,904 di oggi: i prezzi medi oscillino da 1,844 a 1,974.

Come detto l’incremento riguarda anche i prezzi del gpl che crescono e rientrano in un range tra 0,828 e 0,857 euro/litro. Il prezzo medio del metano auto risente di modifiche minime, con un continuo saliscendi: i rialzi riguardano soprattutto i distributori Eni e i prezzi vanno da 1,753 a 1,885.

La denuncia di Assoutenti: crescita prezzi continuerà

Assoutenti avverte che l’aumento dei prezzi proseguirà nei prossimi giorni con la guerra in Ucraina e questo fa davvero paura. L’aumento impoverirà sempre più le tasche degli italiani e questo porterà immancabilmente a far aumentare anche il prezzo dei prodotti alimentari. La benzina, secondo i dati Assoutenti, avrebbe già raggiunto la quota record di 2,111 euro e la situazione è destinata a peggiorare anche a causa delle riduzioni delle forniture sulla rete.

Inoltre, Assoutenti non nasconde la sua preoccupazione per tutti gli altri incrementi che si potrebbero registrare in queste settimane: dalla pasta al pane, dai biscotti ai cereali. Aumenti che dipendono dai rialzi delle materie prime ma anche da quelli del prezzo del carburante (e quindi dai costi più alti per i trasporti).

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