Prime indiscrezioni sulla fase 2: possibili spostamenti tra Comuni diversi e riapertura di queste aziende
Manca davvero molto poco alla fase 2 che dovrebbe prevedere la riaperture di molte aziende e favorire la ripresa delle attività produttive. Ma cosa ne sarà della nostra libertà personale? Quando torneremo a vivere la nostra vita e spostarci liberamente? Non certo ora.
Come riferisce Il Corriere, ci sono già le prime indiscrezioni circa il nuovo decreto della Fase 2: le novità si riferiscono agli spostamenti anche fuori dal proprio Comune e all’interno delle singole Regioni, lasciando però in vigore i limiti alla mobilità intra-regionale.
«Niente di deciso – viene spiegato – ma questo sarebbe al momento l’orientamento prevalente».
Le misure
Durante la videoconferenza di mercoledì mattina, del presidente Conte, dei Ministri, della task force di Colao, è stata esposta dal governo una relazione contenente le indicazioni per l’organizzazione della fase due, con particolare riguardo alla riapertura delle attività produttive.
Queste indicazioni sono state condivise nelle riunioni che Conte ha poi avuto prima con le parti sociali – Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Confapi, Confimi, ReteImprese, Alleanza Cooperative, Ance – e a seguire con la cabina di regia (Regioni e Enti locali).
Prima di prendere queste importanti decisioni, Conte ha ascoltato il parere di virologi ed esperti e si avvarrà di ciò per riaprire in sicurezza l’Italia, per evitare che lo scioglimento del lockdown provochi un innalzamento della curva dei contagi.
Il piano prevede un allentamento delle misure restrittive, ma non uno stravolgimento.
Come ha riferito l’Ansa, il settore edile e quello manifatturiero (compreso il settore moda e abbigliamento) saranno i primi a ripartire, con delle ovvie limitazioni. Da troppo tempo ormai diverse famiglie non percepiscono stipendio e non possono garantire il giusto sostentamento alla propria famiglia e l’Italia ha bisogno di una ripresa economica immediata.
Per tutti i titolari di Partita Iva sarebbe previsto un bonus da 800 euro ma ancora non sono stati riferiti quali sono i requisiti per accedere a tale abbuono.
Fonte consultata: Corriere della Sera