Coronavirus

Prof. Zangrillo: “Dormire supino ti espone ad un rischio più elevato di sviluppare la polmonite se sei positivo”

Immagine: Alberto.Zangrillo

Il professor Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare, Referente Direzionale Aree Cliniche dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, è intervenuto nella trasmissione ‘Zona Bianca’ il programma di approfondimento condotto da Giuseppe Brindisi su Rete 4.

Già all’inizio della puntata gli è stato chiesto cosa pensa delle riaperture annunciate da Draghi e cosa pensa della nostra situazione italiana in cui, virologi e politici, sembrano fare guerra: “Non sono negazionista ma ho buon senso” apre così il suo intervento il professor Zangrillo che bacchetta sin da subito la comunicazione dei virologi sui media: “Sembra di assistere ad un campionato a chi la spara prima. Dobbiamo stare aderenti alla realtà solo così capiremo come uscirne, bene e soprattutto al più presto”.

Poi la bordata al prof. Massimo Galli che aveva criticato il criterio di riaperture del premier Draghi definendolo un “rischio calcolato male”: “Per me è stato un ragionamento calcolato, io apprezzo Draghi le sue parole sono state misurate c’è stata cautela e buon senso. Poi è chiaro che il virus non risente degli orari ma qui mentre noi diciamo queste cose c’è qualcuno che grida allarme ad una nuova variante. Così non va bene dobbiamo mantenerci aderenti alla realtà”.

Il problema secondo Zangrillo risiede nel racconto sbagliato che è stato fatto dagli esperti stessi: “C’è stata una narrazione del terrore, basti pensare alle persone che non hanno una grande socialità, l’anziano vede i marziani con lo scafandro ne restano tramortiti. I numeri hanno poco significato in questo momento anche determinate misure ossessive”.

Molto più semplice ascoltarsi e poi confidarsi con un medico di riferimento, bisogna essere tempestivi nella cura.”

Per Zangrillo c’è necessità di cure immediate e la profilassi è l’unica via per poter agire nell’immediatezza: “Io sono una persona che ha avuto paura e il vaccino è un’arma per la profilassi. Ma serve anche un medico di rifermento con cui parlare, bisogna essere tempestivi nel curare la malattia nella sua prima comparsa. Questa è alla base della riforma del sistema sanitario. La cosa più importate è avere un punto di riferimento che ti dice banalmente come devi dormire. Abbiamo visto che dormire supino ti espone ad un rischio più elevato se sei venuto a contatto con il virus di sviluppare la polmonite rispetto a dormire sul fianco.” Infine, la bordata alla vecchia gestione dell’emergenza sanitaria che ha portato anche alla chiusura delle scuole: “troppo tempo perso dietro i bianchi con le rotelle, bisognava agire con un sistema di controllo efficace come è avvenuto qui in Mediaset prima di entrare in studio”.