Provocazione di Alba Parietti: “I migranti ci pagheranno le pensioni, gli italiani non vogliono lavorare sotto il sole”
“Non ho letto nei dettagli il decreto ma posso dire che il primo dovere di un buon cristiano è quello dell’accoglienza. Soddisfatta quando la vita vince sull’ignoranza, che serve solo a creare odio, una delle piaghe della nostra società. Queste persone hanno bisogno di aiuto, nessuno attraversa il mare per voler delinquere, cercano solo una vita migliore”. E’ il pensiero di Alba Parietti, che parla dei migranti.
“Io non giro con il rosario ma ho rispetto nell’essere umano -afferma Alba Parietti- credo nella vita, nella compassione. Se riuscissimo a farli arrivare e poi smistarli anche in altri paesi, potrebbero lavorare, imparare una lingua, fare un mestiere che magari nessuno vuole fare. Io credo che chi sosterrà nei prossimi anni le nostre spese, chi pagherà le nostre pensioni, saranno anche loro”.
In seconda battuta si riferisce al metodo per controllare gli sbarchi: “Io credo che i controlli ci debbano essere, che le persone debbano avere la possibilità di essere destinate dove possono lavorare, imparare la nostra cultura, raggiungere i loro parenti e partecipare alla distribuzione del denaro in modo da poter pagare le tasse”.
E a chi sostiene che il lavoro manchi anche per gli italiani, Parietti replica: “Abbiamo visto col reddito di cittadinanza troppa gente ha approfittato della situazione e non ha cercato lavoro. Lei mi cerchi tra gli italiani chi vuole lavorare sotto il sole, con lavori di fatica, pagato due euro l’ora. Quel tipo di lavoro c’è, lo garantisco”, conclude.