Hai un Isee di 20.000 euro e ti stai chiedendo se hai diritto ad agevolazioni, bonus e sconti?
Scopriamolo insieme, analizzando come viene calcolato l’Isee e se il Governo ha stanziato, anche per questa fascia di Reddito, dei bonus a sostegno delle famiglie.
In questo articolo approfondiremo alcune importanti agevolazioni per chi ha un ISEE di 20.000 euro.
Ma che cos’è l’isee? e come si calcola? L’indicatore della situazione economica equivalente, in acronimo ISEE, è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie; è un indicatore che tiene conto di reddito, patrimonio (mobiliare e immobiliare) e delle caratteristiche di un nucleo familiare (per numerosità e tipologia).
Questo indicatore consente di dimostrare il diritto a sussidi o agevolazioni statali. Oppure la possibilità di accedere a specifiche iniziative.
Esiste inoltre, grossa differenza tra isee ordinario e isee corrente:
-l’isee ordinario: l’ ISEE ordinario contiene le principali informazioni sulla situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale del nucleo familiare. Questo tipo di indicatore vale per la maggior parte delle prestazioni.
-l’isee corrente: l’ISEE corrente permette di aggiornare il valore ISEE dei cittadini per i quali è peggiorata la situazione lavorativa o economica rispetto a quella di due anni prima, riferimento per l’Isee ordinario.
La Legge di Bilancio 2019 ha esteso alle persone fisiche la possibilità di estinguere alcune pendenze fiscali attraverso il meccanismo del saldo e stralcio. Ricordiamo che il saldo e stralcio consiste in un accordo forfettario ad estinzione di un debito. Nello specifico, l’Agenzia delle Entrate può stralciare alcune somme dovute al Fisco, in riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.
Le persone interessate, se in possesso di attestazione ISEE inferiore a 20.000 euro, possono chiudere più facilmente la posizione debitoria. Una novità prevista dal DM 234/2020 è l’esenzione dalle tasse universitarie per gli studenti con ISEE non superiore a 20.000 euro. Le agevolazioni sulla frequenza universitaria permangono con scontistiche decrescenti fino al raggiungimento della soglia ISEE di 30.000 euro. I singoli atenei possono in autonomia decidere ulteriori sconti. Tra le agevolazioni per chi ha un ISEE di 20.000 euro troviamo il bonus TV. Uno sconto di 50 euro per l’acquisto di apparecchi televisivi e decoder.
Le famiglie con ISEE non superiore a 20.000 euro possono richiedere numerose agevolazioni. Una di esse è la carta famiglia. Per l’anno 2020, considerata l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus COVID-19, il Governo ha determinato l’accesso alla Carta famiglia a tutte le famiglie con almeno un figlio a carico ( decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9 , convertito in legge dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 ).
Esso rappresenta un bonus che spetta alle famiglie in cui vi sia la presenza di figli e che consente sconti sugli acquisti effettuati presso negozi fisici ed on line.
Si possono comprare prodotti scontati nel settore alimentare, per la cura della casa e della persona, per l’istruzione dei figli, quindi anche cancelleria e cartoleria, abbigliamento, calzature e prodotti farmaceutici. Sono disponibili anche bonus alle famiglie numerose per usufruire di vari servizi, come trasporti pubblici, raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, pagamento delle bollette per i servizi essenziali e tanto altro.
Per ottenere la carta famiglia è necessario registrarsi e farne richiesta QUI
Tra gli aiuti alle famiglie 2020 troviamo anche un bonus per chi non riesce a pagare il canone di locazione. Naturalmente è necessario che siano presenti una serie di cause gravi e di requisiti necessari ad ottenere il diritto di richiedere questo bonus famiglia, che vedremo a breve. Il contributo affitto 2020 viene incontro agli inquilini morosi incolpevoli con due fondi erogati dallo Stato ma gestiti dalle amministrazioni locali. Il rimborso affitto dal Comune presenta delle piccole differenze sul metodo di calcolo del contributo e del reddito Isee massimo, deciso in autonomia dai Comuni stessi.
Cos’è
Il contributo affitto è uno dei vari aiuti economici per famiglie a basso reddito che interviene con un sostegno economico nel caso di morosità incolpevole. Sono previsti due fondi, entrambi finanziati dallo Stato, ma la gestione del bonus affitti è quasi interamente delegata ai Comuni, che sono tenuti ad indire dei veri e propri bandi per stabilire graduatorie di aventi diritto a questo aiuto per famiglie in difficoltà economica.
Requisiti
Hanno diritto al contributo affitto 2020 le famiglie che si trovano in una situazione di difficoltà economica dovuta alla perdita totale o parziale del posto di lavoro, a causa della messa in Cassa integrazione, nel caso in cui non venga rinnovato un contratto a tempo determinato e per infortunio o decesso di un componente del nucleo concorrente al reddito familiare. Il contributo affitto e il rimborso del canone di locazione da parte del Comune sono due bonus famiglia che spettano a chi ha un reddito Isee sotto i 26.000 euro all’anno.
Per le famiglie numerose sono previsti nel 2020 una serie di contributi sociali che aiutano a pagare con maggior comodità le bollette, sia quelle energetiche, luce e gas praticamente, che quella idrica.
Possono accedere ai bonus le famiglie con 3 figli o più e reddito isee non superiore a 20.000 euro.
Destinato ai lavoratori dipendenti (compresi quelli part-time) ed ai pensionati, l’ANF, acronimo di Assegno Nucleo familiare, richiede la presenza di alcuni requisiti ed è a carico del datore di lavoro che paga per conto dell’Inps, anche se per alcune categorie di lavoratori è direttamente l’Istituto di previdenza a fare i versamenti (per esempio per chi è impiegato in lavori in ambito familiare, come colf e badanti). Gli assegni familiari 2020 spettano per ogni figlio minorenne oppure per i maggiorenni con disabilità o che risultano inabili all’attività lavorativa. La domanda va fatta direttamente al datore di lavoro o all’Inps nel caso in cui si rientri in una delle categorie di dipendenti che vanno pagate dall’Istituto di previdenza.
Ricordiamo anche il bonus nido erogato dall’INPS per i redditi non superiori a 25.000 euro. Un sussidio utile per affrontare le spese nei primi anni di vita dei figli.
L’assegno riguarderà le famiglie con figli e verrà percepito fino al compimento del 18esimo anno di età. Poi la cifra si ridurrà progressivamente fino ai 21 anni del figlio. L’assegno viene maggiorato per ogni figlio successivo al secondo e in caso di figlio disabile, l’importo sale di una cifra tra il 30% e il 50%. L’assegno è unico in quanto terrà insieme otto diverse misure attualmente esistenti, tra bonus e detrazioni. Ed è invece universale perché è rivolto a tutti, anche lavoratori autonomi e disoccupati, anche se quasi certamente verrà calibrato sulla base del reddito Isee dei nuclei familiari.
Qui parliamo di un incentivo che riguarda le mamme in gravidanza. Esse possono far richiesta del bonus al 7° mese di gravidanza e ottenere un importo una tantum di 800 euro per il futuro nascituro.