La morte del proprio marito è sicuramente un evento tragico e niente e nessuno può risanare un dolore di questo tipo. Diverse mogli dopo la morte del proprio coniuge, affrontano anche problemi di tipo economico, poichè, essendo state casalinghe per tutta la vita, ora dovranno vivere con la sola pensione di reversibilità, spesso misera, che non garantisce una vita dignitosa.
Per capire nel dettaglio quanto potrà percepire una vedova dall’INPS, in forma di pensione di reversibilità, prendiamo come esempio una nostra lettrice che ci chiede:
“E’ deceduto mio marito da poco, ho 65 anni e mio marito aveva una pensione di 1100 euro. Quanto potrò percepire di reversibilità?. Sono sola, non ho figli e non ho pensione personale”
Se la pensione di un defunto è tra 1100-1500 euro netti, la cifra di quanto si ha di reversibilità non è universale e uguale per tutti i beneficiari della prestazione ma dipende dalla situazione del nucleo familiare, numero dei componenti, situazione reddituale, presenza di figli minori, ecc. a cui spetta e dalle percentuali stabilite dalla legge di importo pensione del defunto per ogni familiare superstite.
La legge in vigore stabilisce che pensione di reversibilità spetti esclusivamente ai seguenti familiari superstiti del defunto:
-coniuge, unito civilmente, separato consensualmente, equiparato sotto ogni profilo al coniuge superstite (separato o non), e divorziato ma che percepiva l’assegno di mantenimento e non risposato;
-figli, sia naturali, nati dentro o fuori dal matrimonio, e sia adottati, affiliati, legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati, se studenti fino a 21 anni di età se frequentano la scuola e fino a 26 anni di età se frequentano l’università;
-nipoti se minorenni, inabili al lavoro e a carico del defunto prima del decesso, o se studenti fino a 21 anni di età se frequentano la scuola e fino a 26 anni di età se frequentano l’università
-genitori a carico del pensionato, in mancanza di coniuge, figli e nipoti, a condizione che non siano titolari di pensione;
-sorelle nubili e fratelli celibi, in mancanza di coniuge, figli, nipoti e genitori.
A tali beneficiari superstiti, l’importo di pensione di reversibilità rispetto alla pensione percepita dal defunto spetta in percentuali differenti che sono:
-del 60% per il coniuge solo;
-del 80% per coniuge e un figlio;
-del 100% per coniuge e due o più figli.
Se alla morte della persona defunta non resta il coniuge superstite, la pensione di reversibilità spetta ai successivi familiari che ne hanno diritto nelle seguenti percentuali:
-70% per un solo figlio;
-80% per due figli:
-100% per tre o più figli;
-15% per un genitore;
-30% per due genitori;
-15% per un fratello o sorella;
-30% per due fratelli o sorelle.
Le percentuali appena riportate, insieme a composizione del nucleo familiare previste per ogni familiare superstite, per l’erogazione della pensione di reversibilità si considerano anche i redditi percepiti dai superstiti beneficiari della prestazione.
L’importo della pensione di reversibilità si riduce, infatti, in presenza di redditi dei superstiti a cui spetta la prestazione e se superano le seguenti soglie:
-3 volte il minimo Inps per il 2022, 524,34 euro, in questo caso, la pensione si riduce del 25%;
-4 volte il minimo Inps per il 2022, in questo caso, la pensione si riduce del 40%;
-5 volte il minimo Inps per il 2022, in questo caso, la pensione si riduce del 50%.
Volendo fare un calcolo dell’importo di pensione di reversibilità per un defunto che prendeva una pensione tra 1.100 e 1.500 euro netti, prendendo il caso di un defunto con pensione di 1.100 euro netti al mese per un importo totale annuo di 13.200 euro netti all’anno, per 12 mensilità, l’importo di reversibilità per i familiari superstiti in base alle percentuali previste è il seguente:
-la moglie percepirà il 60% di 13.200 euro, ovvero 7.920 euro all’anno, ovvero 660 euro al mese;
-un figlio percepirà il 70%, ovvero 9.240 euro ovvero 770 euro al mese;
-la moglie con un figlio minorenne percepirà l’80%, cioè 10.560 euro ovvero 880 euro al mese;
-la moglie e due o più figli percepiranno il 100%, pari ai 13.200 euro ovvero 1100 euro al mese.
L’importo aumenta, in percentuale, per un defunto con una pensione di 1.500 euro netti, per 18mila euro netti all’anno. In questo caso, se il defunto lascia solo il coniuge, e non ci sono figli, al coniuge superstite spetta una reversibilità di 10.800 euro l’anno per 900 euro netti al mese.
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