Anche le donne che non hanno mai lavorato e non hanno versato i contributi hanno diritto alla pensione. Ma a quanto ammonterà l’assegno pensionistico che può ricevere una casalinga sposata o separata? Quale impatto negativo avrà l’esistenza di altri redditi sull’importo dell’indennità a cui la casalinga ha diritto? In altre parole, per ricevere una pensione su base mensile, quali limiti di reddito non devono essere superati?
Con l’avanzare dell’età, in particolare le donne, si chiedono come faranno a vivere la vecchiaia in modo dignitoso, se non hanno mai lavorato e non hanno versato contributi.
Pianificare in anticipo la tua vita futura da pensionato ti permetterà senza dubbio di vivere più serenamente l’imminente vecchiaia e le nuove esigenze di cure e assistenza. Pertanto, valuteremo, in questo articolo, quale importo potranno percepire le casalinghe sposate o separate.
Le donne che si sono sempre occupate della casa, della famiglia e dei figli, senza versare contributi sufficienti per ottenere la pensione, potranno ottenere l’assegno sociale che per il 2021 ammonta a 460,28 euro.
Il riconoscimento di tale sussidio assistenziale tuttavia viene a mancare se il richiedente appartiene a fasce reddituale che oltrepassano specifici limiti. In particolare, la donna coniugata che richiede la prestazione INPS perde il diritto alla pensione se i redditi complessivi sono superiori a 11.649,82 euro.
Conserva invece il diritto a percepire la pensione in misura ridotta se dichiara redditi compresi tra l’importo annuo del rateo e il doppio annuo del rateo.
Ne consegue che poiché l’assegno sociale ammonta a 460,278 euro il reddito complessivo della richiedente dovrà essere inferiore a 920,56 euro.
In caso di separazione, la casalinga percepisce l’intero importo dell’assegno sociale se i redditi sono pari a zero. L’ammontare del rateo invece diminuisce se il reddito complessivo della donna si rivela pari o inferiore a 5.953,87 euro. Per capire quanto consistente sarà l’assegno spettante bisogna sottrarre il reddito annuo dal limite reddituale di cui sopra e dividerlo per 13 mensilità.