Vaccino e donne: scopriamo cosa devono sapere quest’ultime sul vaccino e sui possibili cambiamenti da riscontrare dopo l’iniezione.
Mentre ancora si cerca di capire se effettivamente le donne sotto i 60 anni abbiano un rischio maggiore (ma comunque molto basso) di andare incontro a rare trombosi a seguito della vaccinazione contro Covid-19 con prodotti a vettore virale (come AstraZeneca e Johnson & Johnson), ecco tutto quello che le donne dovrebbero sapere sulla vaccinazione contro Covid-19.
Cambiamenti del seno
Tra i diversi e attesi effetti collaterali della vaccinazione contro il coronavirus SARS-CoV-2 vi è anche l’ingrossamento dei linfonodi ascellari. Si tratta di una normale e temporanea risposta all’inoculazione del farmaco, che può determinare anche dolore al sito dell’iniezione, febbre leggera, mal di testa, dolori muscolari e altre lievi conseguenze. Poiché i linfonodi ingrossati dal vaccino possono essere erroneamente scambiati per i noduli legati al cancro al seno, per evitare confusione, preoccupazioni ingiustificate e controlli inutili, che rischiano di far saltare gli esami di chi ne ha realmente bisogno, i radiologi del Massachusetts General Hospital della Scuola di Medicina della prestigiosa Università di Harvard hanno deciso di mettere a punto delle linee guida che possano supportare sia i pazienti che i colleghi operatori sanitari.
“I linfonodi nell’area dell’ascella che vediamo sulla mammografia sono più grandi sul lato in cui hai ricevuto il tuo recente vaccino COVID-19. I linfonodi ingrossati sono comuni dopo il vaccino COVID-19 e sono una normale reazione del tuo corpo dopo la vaccinazione. Tuttavia, se senti un nodulo sotto l’ascella che dura per più di sei settimane dopo la vaccinazione, dovresti informare il tuo medico”, hanno spiegato gli esperti.
Trattamenti per la fertilità
Anche in questo caso è meglio coordinarsi con gli specialisti da cui si è seguiti. Una donna che ha in programma di sottoporsi a una qualche procedura per aumentare le probabilità di concepire o per la fecondazione in vitro dovrebbe evitare di farsi vaccinare poco prima. La vaccinazione, infatti, potrebbe comportare la comparsa di sintomi come febbre o infiammazione, che potrebbero essere confusi con un’infezione post procedura oppure mascherarla.
Gravidanza
La vaccinazione anti-Covid non ha mostrato di dare alcun problema sulla fertilità o durante la gravidanza. Le gestanti, invece, sono a maggior rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19 qualora contraggano l’infezione.
Ciclo mestruale
Tanto spavento per molte donne che hanno effettuato il vaccino e dopo alcune settimane hanno constatato un irregolarità molto accentuata del ciclo mestruale, a volte caratterizzato da una lunga durata e molto abbondante.
Questo effetto si è riscontrato in particolare tra i soggetti di età compresa tra 30 e 49 anni: un cambiamento avvertito esattamente dopo la prima o la seconda dose di vaccino, in donne che in precedenza non avevano problemi di questo tipo.
2.734 segnalazioni di problemi mestruali legati al vaccino AstraZeneca. Altre 1.158 sono collegate al vaccino Pfizer e 66 al Moderna. Ma si pensa che questo effetto collaterale – soprattutto mestruazioni più abbondanti e irregolari – abbia colpito molte più donne di quelle segnalate.
Nulla che possa destare preoccupazione o mettere in pericolo, si tratta di una semplice alterazione che può coinvolgere un gruppo di donne e altre no. Motivo per cui è stato deciso di non aggiungerlo all’elenco dei possibili effetti collaterali, ha affermato l’MHRA.