Abbiamo tanto parlato del Reddito di Base in diversi articoli, ma prima di arrivare alla bella notizia, facciamo un breve riepilogo.
Il reddito di base,a differenza di quello di Cittadinanza, sarebbe destinato a tutti, indipendentemente dal reddito, dall‘Indicatore della Situazione Economica Equivalente, dalle proprie condizioni di lavoro e dall’età.
Esso potrebbe essere lo spiraglio di luce in questa grande crisi economica dove, a patirne le conseguenze, sono in particolare le famiglie più povere: anziani, pensionati a basso reddito, casalinghe che non hanno diritto ad una pensione, disabili che ricevono un assegno davvero misero.
I più fortunati, che hanno i giusti requisiti, hanno ottenuto il Reddito di Cittadinanza, altri no, pertanto rischiano di non riuscire a vivere dignitosamente. Per questo il sostegno arriva dall’Europa: tutti gli italiani sono stati invitati a firmare per aderire al reddito di base europeo (attraverso un referendum) e si è raggiunto il numero necessario per ottenere l’adesione.
Come si può osservare in tabella, l’Italia è al terzo posto per numero di firme raccolte. Ricordiamo che la scadenza per firmare è fissata al 25 giugno.
Quindi, il reddito di base potrebbe arrivare anche in Italia? E quando? Il nostro Paese ha raggiunto il 100% delle firme quindi, quali sono i requisiti e come si presenta la domanda?
Secondo le ultime indiscrezioni, il reddito di base potrebbe avere un importo per tutti e senza ISEE, di circa 1.350 euro a famiglia. Specifichiamo “POTREBBE” perchè non vi è notizia ufficiale ma voci che circolano in rete.
Inizialmente si parlava di un reddito di base da 640 euro per tutti, a oggi è stata avanzata l’ipotesi di innalzare l’importo, considerando il nucleo famigliare.
Il reddito di base a questo punto potrebbe andare a sostituire il reddito di cittadinanza e garantirebbe a tutti i cittadini un livello minimo di sussistenza, ovvero fornire un contributo a ciascun individuo affinché possa vivere una vita dignitosa, nonostante il lavoro e le altre entrate economiche.
In Italia si è parlato a lungo di importi, vociferando un reddito di base da 640 euro senza ISEE. Questa cifra deriva da un calcolo, come previsto dalla bozza della proposta europea), che si ottiene prendendo in considerazione il 60% della retribuzione media mensile di un cittadino italiano.
In realtà, per avere una cifra reale e confermata occorre attendere la fine della raccolta firme, oltre ad avere sotto mano una vera e propria legge europea che possa dare piena attuazione al reddito di base.
Molti ci chiedono quali saranno i requisiti per ottenerlo (se sarà approvato). Bene, per avere il Reddito di Base non serve presentare ISEE, esso infatti viene erogato senza distinzioni di reddito o patrimonio; ma verrà corrisposto a tutte gli individui in quanto persone umane, e non solo al capo famiglia.
Per ottenere il reddito europeo non è necessario possedere un’occupazione lavorativa, motivo per cui verrà erogato anche in favore delle casalinghe.
Fin ora solo 3 stati hanno raccolto il numero esatto di firme per ottenere il sussidio europeo, ma occorrono le firme minime di almeno sette Stati per poter avanzare la proposta, ovvero almeno 1 milione di firme a livello europeo. Mentre la Slovenia e l’Italia, Spagna e Germania sono ormai oltre il 100%, ora tocca agli altri 3 stati raggiungere il 100%.
Per apporre la propria firma in favore dell’introduzione del reddito di base basta semplicemente recarsi sui due siti web ufficiali dell’iniziativa:
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