Reddito di Cittadinanza di Febbraio: meno soldi o importo nullo. Ecco perchè
Chi percepisce il Reddito di Cittadinanza, dovrà aggiornarsi al più presto poichè, la mensilità di Febbraio sarà di minore importo o addirittura nullo.
In linea di massima, sono due i motivi per cui accadrà ciò: sia perchè entro il 31 Gennaio bisognerà presentare il nuovo Isee aggiornato, sia a causa della decurtazione semestrale che sarà calcolata ed avviata a fine mese. Cerchiamo di capire cosa fare e cosa aspettarsi.
Reddito di Cittadinanza Febbraio: presentare isee per non perderlo
Febbraio rappresenta una data molto importante per i percettori del Reddito di Cittadinanza, poichè si annuncia il suo cambiamento e non tutti continueranno a percepirlo.
Il motivo è molto semplice: come ogni anno l’Inps provvede ad effettuare una nuova valutazione dei requisiti di quanti stiano percependo il sussidio. Se il beneficiario ha un Isee ancora idoneo a percepirlo, continuerà a ottenere il sussidio, in caso contrario, dovrà rinunciarci per sempre. Ricordiamo che la soglia Isee da non superare è fissata in 9.360 euro.
Tutti coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza potrebbero avere cattive sorprese: non è detto che un nucleo familiare che abbia soddisfatto i requisiti nel 2020 continui a soddisfarli anche nel 2021.
Il nuovo Isee potrebbe certificare alcuni cambiamenti e registrare un superamento delle soglie reddituali o patrimoniali. A questo punto il nostro bel reddito di cittadinanza andrebbe a decadere.
Coloro che attualmente stanno percependo il reddito di cittadinanza, nel febbraio 2021 dovranno rinnovare l’ISEE, se vorranno continuare a incassare il sussidio.
Non importa il momento in cui scadranno i 18 mesi o se sono già scaduti. Questo obbligo coinvolge proprio tutti.
L’Isee 2020 sarà sufficiente e valido solo fino a gennaio 2021, pertanto, per ottenere il reddito di cittadinanza a Febbraio e nei mesi successivi, si dovrà richiedere e presentare l’Isee 2021.
Se si dovesse decidere di non rinnovare l’Isee o dovessimo dimenticarlo, verrebbe sospeso il reddito di cittadinanza da febbraio, registrando importo nullo, pari a zero. I pagamenti saranno sbloccati nel momento in cui si procederà con questo passaggio.
Il reddito di cittadinanza potrebbe decadere anche con l’Isee!
Non è detto comunque, che il reddito di cittadinanza venga rinnovato nel caso in cui si produca un nuovo Isee. Nel momento in cui viene acquisito il valore del nuovo indicatore e tutti i dati che in esso sono stati dichiarati, l’Inps provvederà ad effettuare un nuovo ricalcolo del sussidio. L’esito di questo ricalcolo non è detto che sia favorevole: se il nuovo Isee certifica un peggioramento della situazione economica, l’importo del sussidio aumenterà. Nel caso in cui venisse certificato un miglioramento ci sarà un taglio. Attenzione però: se la situazione economica dovesse migliorare di molto, si potrebbe arrivare alla decadenza immediata del reddito di cittadinanza.
Si perderà il sussidio quindi? ciascuno dovrà tenere in considerazione che per percepire il reddito di cittadinanza nel 2021, si dovrà presentare il reddito del 2019. Quindi, coloro che nel 2019 avevano un reddito maggiore a quello richiesto per ottenere il sussidio, si vedranno togliere il sussidio a febbraio 2021.
Per essere sicuri di non perdere niente, è necessario che l’Isee 2019 certifichi anche solo e soltanto una delle seguenti soglie:
-un’Isee inferiore a 9.360 euro;
-un patrimonio immobiliare inferiore a 6.000 euro. La soglia potrà lievitare di 2.000 euro per -ogni componente della famiglia, fino ad un tetto massimo di 10.000 euro. Nel caso in cui ci siano dei figli, il valore potrà aumentare di altri 1.000 euro ogni ragazzo/a successivo al secondo e di 5.000 euro per ogni componente della famiglia con una disabilità;
-reddito famigliare deve essere inferiore ai 6.000 euro.
Se nel 2019 hai avuto un basso reddito e rientri tra i parametri richiesti, non preoccuparti, continuerai ad ottenere il sussidio fino alla scadenza dei 18 mesi.
Per gli altri scatterà la decadenza del reddito di cittadinanza.
Febbraio con importo inferiore? Causa decurtazione
Da Febbraio scatterà anche la prima decurtazione semestrale dopo i controlli degli importi non spesi superiori agli 8 euro. Sia per i beneficiari coi pagamenti regolarmente in corso sia per quelli per i quali febbraio sarà il primo mese dopo lo stop, cioè quelli che hanno fatto la domanda di rinnovo i primi di gennaio.
Quindi qualcuno potrebbe trovarsi nella carta una cifra differente da quella che si aspettava, per effetto della decurtazione della somma di eventuali somme non utilizzate completamente, ma anche per effetto del ricalcolo del nuovo Isee, se ci sono state variazioni nel nucleo familiare o nei redditi durante l’anno 2019 che è quello che viene considerato nel 2021.
Ritardo per la ricarica di Febbraio
Inoltre la ricarica di febbraio potrebbe arrivare in ritardo per molti, a causa dell’attuale affollamento dei Caf che sta comportando lunghe attese proprio per le richieste di rinnovi Isee. Molte famiglie purtroppo non riusciranno ad avere una nuova attestazione entro il 31 gennaio e di conseguenza l’Inps dovrà comunque attendere le dichiarazioni aggiornate prima di poter procedere all’erogazione della nuova mensilità.
Un mese anomalo quindi, che in diversi casi, ed in mancanza di altro tipo di sussidi percepiti cumulabili con reddito di cittadinanza, come ad esempio la disoccupazione, potrebbe mettere in crisi numerose famiglie.
Le ricariche per chi non ha aggiornato entro il 31 gennaio potrebbero anche slittare a marzo, invece per tutti gli altri che hanno rispettato i tempi inizieranno intorno al 24 di febbraio. Mentre dal 15 in poi per chi aveva fatto prima richiesta o rinnovo a gennaio dopo aver concluso le 18 mensilità e il mese di stop.
L’Isee è possibile anche farlo online dal sito Inps che in questo caso sarà precompilato con i dati già in possesso per quanto riguarda i dati immobiliari, e quelli sulle giacenze dei conti correnti, ma anche per i sussidi e i pagamenti ricevuti durante il 2019 in forma di sostegno al reddito, anche quelli esenti irpef che non faranno però cumulo in sede di controllo delle nuove pratiche di Rdc.