Reddito di Cittadinanza: puoi richiederlo anche se lavori
Pochi sanno che circa il 20% dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza ha anche un lavoro. Si tratta di una concessione del tutto legale, niente furbetti che vogliono raggirare lo Stato: richiedere il Reddito di Cittadinanza anche se si ha un impiego è del tutto possibile, se sussistono i requisiti.
Il Reddito di Cittadinanza nasce nel 2019 con lo scopo di aiutare le famiglie in difficoltà economica, non solo quelle che sono totalmente disoccupate, ma tutti coloro che non riescono a garantirsi una vita dignitosa.
Reddito di Cittadinanza compatibile con il lavoro
Vi chiederete: per quale motivo chi lavora si trova nelle condizioni per poter beneficiare di una misura che di fatto si rivolge alle famiglie che versano in una situazione di disagio?
Il motivo è, purtroppo, chiaro: spesso ci si trova in una situazione in cui lo stipendio non è sufficiente per vivere una vita dignitosa e quindi è lo Stato a dover intervenire per integrare il reddito familiare di quella somma necessaria per garantire il superamento della soglia di povertà.
Reddito di Cittadinanza: il 20% dei beneficiari ha un lavoro
Quando parliamo di beneficiari che lavorano e nel contempo prendono il Reddito di Cittadinanza non ci riferiamo a chi lavora in nero. Gli irregolari, che comunque ci sono, non vengono infatti presi in considerazione nei dati dell’Inps anche perché, ricordiamo, è assolutamente vietato lavorare senza contratto e nel contempo percepire il Reddito di Cittadinanza (attenzione, si rischia il carcere).
No, i dati riguardano coloro che hanno un lavoro in regola e dichiarato all’Inps. Si tratta appunto del 20% dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza, una platea che lo Stato potrebbe risparmiarsi se solo i datori di lavoro riconoscessero degli stipendi maggiormente adeguati al costo della vita.
A riguardo sono arrivate anche le parole del Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il quale ha dichiarato:
“Il 20% lo prendono persone che lavorano e questo pone l’enorme questione di persone che pur lavorando rimangono povere. Agli imprenditori che dicono che non trovano lavoratori bisognerebbe chiedere: ‘Scusa, ma quanto li paghi i tuoi dipendenti?‘ Gli italiani sono quelli che durante la pandemia, in tutta l’Unione Europea hanno perso di più rispetto al monte salari”.
Requisiti per ottenere il Reddito di Cittadinanza anche se lavori
Ai fini del riconoscimento del Reddito di Cittadinanza è stata individuata una soglia minima di reddito affinché una famiglia non si trovi in una condizione di povertà.
Nel dettaglio, questa soglia è di 6.000€ l’anno per le persone sole, maggiorata – moltiplicandola per il relativo parametro di scala di equivalenza – per i nuclei familiari più numerosi. Ad esempio, per un nucleo familiare composto da due maggiorenni e due minorenni, il reddito minimo che per legge è sufficiente per non avere diritto al Reddito di Cittadinanza è di 10.800€, quindi 900€ mensili.
Quando chi ha un lavoro non guadagna a sufficienza affinché i redditi familiari (si ricorda che per il RdC si guarda alla situazione di tutto il nucleo familiare) superino la soglia suddetta, allora questo ha la possibilità di richiedere il Reddito di Cittadinanza, avendo così diritto a un’integrazione tale da permettergli di oltrepassare la soglia di povertà.
Pensiamo all’esempio suddetto, ossia a una famiglia con due maggiorenni e due minorenni, dove uno solo dei genitori lavora con un guadagno di 600,00€ mensili. Questo, in assenza di altri redditi, potrà comunque beneficiare del sostegno ricevendo appunto un’integrazione di 300€.
Ai detentori di Reddito di Cittadinanza si dà comunque la possibilità di trovare un impiego migliore, più remunerativo e anche per loro resta l’obbligo di firmare il Patto per il Lavoro con il Centro per l’Impiego.