Diritti e doveri

Reddito di Cittadinanza: sarà semplice perderlo! Basterà dire di no una sola volta a questo obbligo!


Reddito di Cittadinanza, gioia e dolori. Ormai sono molti i politici, di qualsiasi schieramento, convinti che il Reddito di Cittadinanza va cambiato. Basta regalare denaro per stare con le braccia conserte sul divano.
Per questo motivo son stati studiati nuovi obblighi per il Reddito di Cittadinanza: regole più severe che potrebbero rendere più semplice la decadenza della misura.

Reddito di Cittadinanza, perderlo sarà semplicissimo

Reddito di Cittadinanza: in arrivo nuovi obblighi. Sembra questa la strada che hanno scelto d’intraprendere dal Ministero del Lavoro, potenziando il meccanismo sanzionatorio che porta alla decadenza della misura in caso di mancato rispetto della condizionalità.

Da molto tempo vengono avanzate proposte da parte di sindaci o presidenti delle regioni, per coinvolgere i percettori del reddito di cittadinanza a collaborare con lavori socialmente utili, visto che il sussidio tutt’ora è divenuto di natura assistenziale, che ha garantito un posto di lavoro solo al 15% dei detentori.

Per evitare che il Reddito di Cittadinanza si trasformi in un beneficio percepito a tempo indeterminato, il neo Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha in studio un meccanismo di rinnovo a correzione di questa deriva strutturale.

Il Reddito di Cittadinanza, nell’ipotesi del Ministro, sarebbe rinnovabile esclusivamente per i nuclei familiari in cui non sono presenti persone ‘occupabili’. In questi casi il RdC, qualora continuino a essere rispettati i requisiti reddituali e patrimoniali, potrà essere rinnovato, su richiesta formale, allo scadere dei 18, 36, 54 mesi.

Nei nuclei in cui siano presenti uno o più componenti ‘occupabili’, ovvero persone giovani, in buona salute, in grado di lavorare, il sussidio decadrà al primo rifiuto di occupazione o di proposta di accedere a corsi di formazione.

Tolleranza zero!

Arriva quindi la tolleranza zero: i detentori del sussidio  dovranno accettare un’offerta di lavoro quando questa verrà proposta dal Centro per l’Impiego. A tal proposito, ricordiamo che a partire dal secondo periodo di fruizione della misura – quindi dopo i primi 18 mesi – vi è già l’obbligo di accettare la prima delle offerte di lavoro congrue presentate, pena la decadenza della misura.

Offerta che può arrivare da:

-tutta Italia;
-da un massimo di 250 chilometri di distanza solo se in famiglia ci sono minori o disabili a carico.

Fino a oggi, però, neppure le modalità di presentazione dell’offerta congrua sono state chiare. Chiedetelo pure ai Centri per l’Impiego: nella maggior parte delle Regioni questi non hanno una procedura chiara per poter tracciare le offerte congrue.

Per questo motivo si sta ragionando sulla possibilità di rendere più snelle le varie operazioni, riconoscendo ad esempio anche le offerte di lavoro presentate con mezzi meno convenzionali, come ad esempio SMS e messaggi WhatsApp.

Ma non è questa l’unica novità. Ad esempio, viste le polemiche degli ultimi mesi riguardo al fatto che “il Reddito di Cittadinanza impedisce di trovare lavoratori stagionali” – teoria che abbiamo già avuto modo di smentire – si sta valutando la possibilità di prevedere anche degli obblighi a riguardo. Nel dettaglio, come spiega il Messaggero, si vuole intervenire su uno dei criteri che definiscono l’offerta congrua, ossia:

-rapporto di lavoro a tempo indeterminato oppure determinato o di somministrazione di durata non inferiore a tre mesi, con orario a tempo pieno o con orario non inferiore all’80% di quello dell’ultimo contratto di lavoro (art. 5, co. 1, lettere a) e b), D.M. n. 42/2018).

L’offerta è congrua quando è di almeno tre mesi, dunque. Si sta pensando di ridurre questo periodo a due mesi, obbligando di fatto i percettori del Reddito di Cittadinanza ad accettare anche offerte di lavoro stagionali. 

Le proposte sono tante e c’è aria di cambiamento: per detentori del sussidio sarà un autunno caldo!


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