Reddito di Cittadinanza, tanti pronti ad abolirlo. Salterà?
Il Reddito di cittadinanza è il sostegno economico più consistente esistente al momento in Italia, in grado di garantire al detentore il minimo indispensabile per sopravvivere. Erogato per 18 mesi in prima battuta e continuerà ad essere stanziato per altrettanti mesi (si spera!).
Ci sono però cattive notizie: molti mirano ad eliminarlo.
Attualmente sono 3 milioni le domande accolte del reddito di cittadinanza, quindi sono 3 milioni i nuclei famigliari che in assenza di lavoro, sopravvivono grazie ad esso. Introdotto dal Movimento 5 stelle, non trova più approvazione da altri partiti.
Reddito di cittadinanza sotto accusa: costa troppo e serve a poco
L’accusa principale mossa al sussidio è che si tratta di una misura troppo costosa per le casse dello Stato, aggiungendo a ciò il fatto che la stessa non ha prodotto gli effetti sperati.
Se da una parte si legge quasi quotidianamente di casi di indebita percezione del reddito di cittadinanza, spesso da parte di truffatori e delinquenti, dall’altra questa misura di contrasto alla povertà non ha portato i suoi frutti sul fronte del lavoro, visto che sono davvero poche le persone che hanno trovato un impiego.
Tanti hanno richiesto l’abolizione del RdC, tra cui Paolo Capone, segretario generale dell’UGL che di recente ha bollato questo sostegno economico come un vero e proprio fallimento.
Di recente Capone ha dichiarato: “Il Governo abbia il coraggio di mettere la parola fine al reddito di cittadinanza, una misura fallimentare che invece di abolire la povertà si è rivelata un formidabile incentivo al lavoro nero”.
Il segretario generale dell’UGL ha altresì aggiunto: “Il totale fallimento dei navigator nel favorire il match tra domanda e offerta di lavoro, denota il carattere meramente assistenziale e la completa assenza di progettualità di una misura che mi auguro venga archiviata il prima possibile”.
Un duro attacco giunge anche da Confindustria che per voce del suo presidente, Carlo Bonomi, ha definito un “fallimento” il reddito di cittadinanza che di fatto non funziona.
Il reddito di cittadinanza ora trova i suoi nemici anche tra coloro che lo hanno approvato, con Matteo Salvini, leader della Lega, che parla di un fallimento, pur riconoscendo che sulla carta poteva avere un senso.
Della stessa opinione è Giorgia Meloni, leader di Fratelli di Italia, che da oltre un anno chiede l’abolizione del sussidio tanto caro al Movimento 5 Stelle.
Dallo stesso partito si leva la voce di Daniela Santanchè, passata nel 2017 da Forza Italia a e Fratelli d’Italia.
Difficile quindi pensare ad un’abolizione di questo sussidio fino a quando ci sarà l’attuale Governo alla guida del Paese.
Il rischio di sopravvivenza del reddito di cittadinanza aumenterà sensibilmente in caso di nuove elezioni che dovessero decretare una vittoria del centrodestra.
Vista la dura posizione di Forza Italia e di Fratelli di Italia, sarà più di una semplice ipotesi quella di una cancellazione del reddito di cittadinanza che però potrà avvenire solo con un atto di legge al pari di quello che lo ha istituito.