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Ruba del pane al supermercato per fame, il direttore non lo denuncia e gli paga la spesa

Non sempre i furti sono punibili e destano rabbia, specialmente quando sono un semplice gesto compiuto per riempire uno stomaco che soffre la fame.

Il direttore del supermercato Carrefour di corso Lodi a Milano, ha sorpreso un cliente mentre rubava del pane ma ha deciso di non punirlo, anzi, di pagare il suo conto. Oltretutto, lo stesso direttore, ha invitato “il ladro” a non farlo più, ma a rivolgersi a lui in caso avesse avuto bisogno di altro cibo: “Se hai fame, la prossima volta vieni da me”, le parole del direttore del punto vendita.

Uomo ruba per fame

A raccontare la vicenda una donna che ha assistito alla scena e che ha raccontato in un gruppo Facebook di quartiere quanto accaduto nel punto vendita di corso Lodi a Milano: si tratta di un supermercato Carrefour ed è qui che si trovava ieri mattina quando ha visto un uomo avvicinarsi ad alcuni scaffali prima di provare a uscire senza pagare. Con sé, spiega la donna, aveva del pane e poco altro, e così quando ha tentato di abbandonare il supermercato è stato fermato da alcuni dipendenti che hanno immediatamente allertato sia gli agenti della security che il direttore. L’uomo però una volta accertatosi dell’accaduto ha deciso di non denunciare il ladro ma anzi di pagare di tasca sua ciò che aveva rubato.

Il direttore non ha voluto commentare l’accaduto perché, fa sapere l’azienda stessa, non vuole avere visibilità rispetto a un fatto di cronaca che invece è lo specchio di un forte disagio sociale. Già nei mesi più duri della pandemia, la scorsa primavera, sembra che il supermercato abbia portato avanti la stessa filosofia: ovvero quella di aiutare chi è in difficoltà e che evidentemente in un momento difficile come quello che stiamo vivendo ruba per difficoltà. Il racconto della donna si conclude riportando una frase che lo stesso direttore avrebbe pronunciato all’uomo reo di aver rubato: “Se hai fame, la prossima volta vieni da me, non rubare”. “Per fortuna al mondo esistono ancora i giusti”, scrive qualcuno nel gruppo Facebook, commento a cui fanno eco tanti altri simili che lodano comportamenti come quello del direttore.