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Ritornata la didattica a distanza per molti alunni delle scuole di secondo grado, ma già non mancano le bizzarre iniziative di alunni e docenti dietro il monitor.
Studentesse bendate per impedire loro di sbirciare dagli appunti durante l’interrogazione via webcam: questa l’ultima trovata degli alunni in una scuola di Scafati, in provincia di Salerno. Nei giorni scorsi al liceo «Caccioppoli» un’insegnante di Latino e Greco ha adottato questa decisione durante una lezione svolta con la didattica a distanza.
«Si trattava di un esempio per dimostrare ai ragazzi che non hanno bisogno di sbirciare» ha detto all’ANSA il dirigente scolastico Domenico D’Alessandro che ha già parlato dell’accaduto con la docente; il fatto, riferisce il preside, ha coinvolto due studentesse.
Sui social si è immediatamente scatenata la bufera con qualcuno che definisce la “trovata” dell’insegnante simile a una tortura. Osservando l’immagine si può infatti notare che l’alunna interrogata, ha una benda avvolta intorno alla testa.
Bendare gli studenti per evitare che possano sbirciare, è sicuramente un metodo poco educativo e davvero bizzarro. I genitori si sono rivolti immediatamente al Preside per chiedere chiarimenti in merito.
Ci saranno sicuramente altri metodi per evitare che i ragazzi, durante un’interrogazione, sbricino dal libro. Abbiamo inoltre presentato un’interrogazione all’assessore regionale per la Pubblica Istruzione, Lucia Fortini, per capire come sia potuto avvenire ciò e per chiedere di verificare se questo accade anche in altri istituti». scrive Francesco Emilio Borrelli in un post su Facebook, sollecitato da diversi genitori.