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Salvini: ” Non manderò mia figlia a scuola se sarà obbligatoria la mascherina”


Il leader della Lega si scaglia contro il ministro Lucia Azzolina e durante un iniziativa elettorale annuncia: “Se costringono mia figlia e i vostri figli di sette anni ad andare a scuola chiusa nel plexiglas, con la mascherina e con i banchi con le rotelle, io a scuola non ce la mando”.

Il no di Salvini alla mascherina in classe

Manca davvero poco alla riapertura della scuola e la Ministra Azzollina e il Comitato Tecnico Scientifico hanno già chiarito quali saranno le modalità per rientrare in classe e superare questa fase delicatissima e che mette tanta paura.

Ora l’ex vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno alza i toni del suo dissenso e nel corso di un comizio elettorale a Trani, minaccia una sorta di boicottaggio delle indicazioni che il ministero dovrebbe dare a giorni per il rientro in classe.

Salvini ha dichiarato di non voler mandare la figlia a scuola nel caso in cui il protocollo prevedesse l’utilizzo obbligatorio della mascherina: “L’ho detto: se costringono mia figlia e i vostri figli di sette anni ad andare a scuola chiusa nel plexiglas, con la mascherina e con i banchi con le rotelle, io a scuola non ce la mando”.

Poi la replica diretta al ministro Azzolina: “Sono mesi che chiediamo di sapere come riapriranno le scuole, come accompagnare i nostri figli e come andarli a prendere, lei preferisce darmi del gaglioffo senza rispondere alle nostre domande. Sostiene che io ce l’abbia con lei in quanto donna, ma è falso. Io ce l’ho con lei in quanto è incapace”.

La premesse di Salvini, pressochè premature visto che non state prese decisioni definitive circa l’utilizzo della mascherina, si inseriscono però in un dibattito molto complesso, su cui ha preso posizione anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (pur senza esporsi direttamente sulla questione scuola). Con recenti linee guida, infatti, OMS ha spiegato che considera possibile l’utilizzo della mascherina “alle stesse condizioni degli adulti” per i bambini sopra i 12 anni, mentre dai 6 agli 11 anni andrebbero valutate la diffusione del coronavirus e la frequenza delle interazioni con gli anziani.


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