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Scuola, confermate le linee guida per la riapertura a settembre della Ministra Azzollina: turni, classi divise e lezioni online

Arrivano finalmente ed ufficialmente le linee guida per la riapertura delle scuole a Settembre, da parte della Ministra Azzollina. A dare l’ultima parola saranno i presidi delle varie scuole su come gestire gli spazi, il ruolo dei volontari che gestiranno gli alunni.

Non sarà facile il rientro e la paura farà la sua parte: turni di più gruppi in classe e didattica mista ovvero un pò in classe e un pò a casa.

Gli ingressi saranno a distanza, si usufruirà degli spazi aperti e possibilità di andare a scuola anche di sabato.

Si potrà fare un po’ come si vuole nel prossimo anno scolastico per garantire «il ritorno in presenza» degli studenti, secondo le linee guida del ministero, che diventeranno, dopo la presentazione con le regioni e i sindacati, un decreto della ministra Lucia Azzolina. Vediamo nel dettaglio le anticipazioni della riapertura a scuola.

L’autonomia

Toccherà come era previsto ai presidi con i consigli di istituto inventarsi la nuova didattica. E se dovesse tornare la necessità di richiudersi in casa, si ricorrerà alla Dad anche l’anno prossimo, ma seguendo nuove disposizioni che sono in via di preparazione al ministero.

Mascherine e distanza

Lucia Azzolina ha inviato alle parti sociali e alle regioni le decisioni per condividerle. Si fa un rinvio esplicito al rispetto obbligatorio delle disposizioni del comitato tecnico scientifico (il Cts) istituito presso il ministero della salute. Le ultime, quelle ormai famose del 28 maggio indicano il metro di distanza tra una persona e l’altra e l’uso obbligatorio delle mascherine dai 6 anni in su. Ma entro giovedì dovrebbero arrivare degli aggiornamenti: al ministero puntano sul fatto che possano alleggerire le misure di distanziamento o addirittura l’uso della mascherina. Le regioni avevano chiesto di tenere l’obbligo delle mascherine soltanto negli spazi comuni e non al banco.

Le mense

La mensa dovrà consentire il giusto distanziamento tra gli alunni e se il locale non presenta le giuste caratteristiche per garantire un metro di distanza tra i ragazzi, non potranno effettuare la mensa. In questo caso si apre l’ipotesi del lunch-box direttamente in classe.

I bambini piccoli

Per le scuole dell’infanzia è previsto esplicitamente che i bambini non portino la mascherina e che gli educatori usino protezioni che non li rendano irriconoscibili, dunque le visiere trasparenti ed eventualmente i guanti. Gli ingressi nelle materne potranno essere scaglionati tra le 7.30 e le 9. I bambini resteranno sempre con lo stesso gruppo, non potranno portare giocattoli da casa e dovranno anche mangiare nei locali a loro adibiti, se la mensa non avesse i requisiti .

Insegnanti in più

Potrebbero arrivare degli insegnanti aggiuntivi in alcune scuole o, come scrive il ministero, «in specifiche situazioni», ma si deciderà più avanti quando saranno chiare le disponibilità di spazi aggiuntivi e le criticità delle singole scuole. C’è un miliardo da destinare al personale, di preferenza assistenti e bidelli.

In classe disabili e figli del personale sanitario, anche con lock down

Nel caso di un ritorno dell’epidemia, il ministero prevede la possibilità di fare didattica online . Per questo scenario arriveranno nuove linee guida, ma intanto il ministero predisporrà una piattaforma finalizzata al’erogazione di contenuti didattici. Potranno comunque andare in classe, anche in caso di lock down gli alunni con disabilità e i figli di personale sanitario le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione. Il ministero predisporrà anche convenzioni con i gestori della telefonia mobile per avere tariffe agevolate per gli alunni e il personale scolastico.