In questo momento “le condizioni per cui le scuole riaprano in presenza non ci sono”. A sostenerlo è il segretario della Flc Cgil scuola, Francesco Sinopoli, secondo il quale è “inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti”. La situazione “è drammatica” e i dirigenti scolastici “sono a caccia di spazi; serve un organico straordinario che al momento non c’è“, con il rischio che “si torni alla didattica a distanza“.
“La preoccupazione che sta nascendo è che poiché il tempo scuola si ridurrà, si tornerà alla didattica a distanza. Noi sindacati vogliamo che si ritorni a scuola non vogliamo soluzioni diverse. Abbiamo bisogno di un decreto legge sulla scuola. Il governo deve dire con chiarezza che bisogna riaprire la scuola in presenza“, ha dichiarato Francesco Sinopoli.
A commentare è Rino di Meglio, coordinatore della Gilda della scuola, affermando che sembrerebbe propaganda dire che la scuola riaprirà in sicurezza: “Vedo molta propaganda quando si dice che il 14 settembre la scuola riaprira’ in sicurezza. Il cruscotto che la ministra aveva promesso nessuno lo ha e si sta scaricando tutto sulle scuole e gli enti locali”.
“Riceviamo telefonate disperate dalle scuole – ha proseguito – in cui ci viene detto che si stanno tagliando i posti. Si vuole ridurre l’ora di lezione: ma 40 minuti sono troppo pochi e significa mascherare la riduzione delle ore di insegnamento: poché non ci sono spazi e personale, si fa finta di dare le stesse lezioni ma si riducono le ore. Non ci è stato spiegato chi pulisce i banchi, come si fa a evitare gli assembramenti quando arrivano bambini e genitori e tanti altri aspetti. Siamo pronti a collaborare ma è tardi”, ha concluso Di Meglio.