Il 2022 è iniziato davvero male per i contribuenti italiani: bollette triplicate di luce e gas e anche quelle dell’acqua, sembrano essere aumentate del 15% rispetto all’anno precedente.
Nonostante si voglia fare economia, spegnendo le luci non necessarie, accendendo meno i riscaldamenti e utilizzando poco gli elettrodomestici più costosi, i costi delle utenze restano comunque alte. Una semplice famiglia di 3 persone, pagherà ad aprile 2022 una bolletta luce superiore a 150 euro, a causa delle tariffe eccessivamente maggiorate.
Vi è però una regione italiana che, in questo momento difficile, ha deciso di venire incontro ai suoi cittadini, offrendo un rimborso per gli anni precedenti, della bolletta dell’acqua. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Partiamo col dire che per beneficiarne bisogna tener conto della scadenza. Infatti il rimborso lo si potrà chiedere solo entro il 31 maggio.
Ebbene, entrando nei dettagli interesserà sapere che l’EGRIB, ovvero Ente di Governo per i Rifiuti e le Risorse Idriche di Basilicata, ha di recente pubblicato il nuovo Bando “Bonus Idrico Integrativo“.
Quest’ultimo, così come si evince dal sito dell’ente “destinato ai nuclei familiari che versano in condizioni di disagio economico per ottenere un contributo sui costi sostenuti, per la fornitura di acqua ad uso domestico, relativamente agli anni 2019-2020 e 2021“.
Prima di tutto, si deve possedere un indicatore ISEE per ogni anno di riferimento non superiore a 10 mila euro. La cifra sale a 20 mila euro per i nuclei familiari con 4 o più figli a carico.
E’ opportuno, prima di richiedere il rimborso, assicurarsi di essere in regola con i pagamenti delle fatture precedenti alla data di accesso al contributo.
Gli anni in esame sono quelli dal 2019 al 2021 e ne beneficiano anche coloro che non hanno fatto in tempo a volturare le forniture. Ovvero che risultano intestate ad un defunto che è scomparso durante il triennio.
I soggetti interessati, quindi, devono provvedere a presentare apposita richiesta in questi mesi.
La domanda, ricordiamo, può essere presentata solamente in formato telematico. A tal fine è possibile rivolgersi ai Centri di Assistenza Fiscale, ovvero CAF, convenzionati con l’E.G.R.I.B che forniscono supporto gratuito per l’invio della domanda in questione. L’importo del bonus idrico integrativo va da minimo 75 euro per anno, fino a massimo 435 euro per anno.
Tale valore, infatti, risulta differente a seconda del numero di componenti del nucleo famigliare. Un aiuto economico indubbiamente importante che permetterà a molte persone di poter tirare finalmente un sospiro di sollievo, almeno per quel che concerne le vecchie bollette già pagate per la fornitura di acqua a uso domestico.
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