Diritti e doveri

Se la tua pensione è bassa, l’INPS ti offre un sussidio di 3.380€ all’anno. Requisiti e come richiederlo

Le pensioni si sa, sono davvero molto basse in Italia e diversi pensionati faticano a vivere una vita dignitosa, in particolar modo se non possiedono molti anni di contributi da lavoro.

Inoltre quando l’età avanza, le difficoltà fisiche aumentano e i disagi di salute gravano sulla situazione finanziaria del pensionato, che sarà costretto ad assumere una badante per svolgere le proprie faccende quotidiane.

In tali casi, quando la pensione è davvero esigua per fronteggiare tutte le spese,  conviene informarsi per capire se vi sono possibilità per aumentare l’ammontare delle prestazioni INPS.

Potrai ricevere 1.800 euro in più all’anno se la tua pensione è bassa

Il primo consiglio da dare ai nostri pensionati italiani, è quello di aggiornare SEMPRE i propri dati reddituali e fornire all’INPS eventuali variazioni, altrimenti si rischia il blocco dell’assegno per 2 mesi se non si invia all’INPS questo modulo.

Secondo consiglio è quello di informarsi costantemente presso il Caf di fiducia o chiamando l’Inps per capire se ci sono sussidi che si possono richiedere in base al proprio ISEE.

Il Governo infatti stanzia ammortizzatori e sussidi economici per i pensionati in difficoltà economica. Per ottenere tali prestazioni assistenziali ovviamente occorre rientrare in fasce reddituali particolarmente modeste.

Volete sapere se avete diritto ai Bonus Inps? Continuate a leggere la nostra guida.

Fra le misure a sostegno della vulnerabilità economica degli anziani vi è ad esempio la pensione di cittadinanza. L’INPS eroga benefici economici ai contribuenti non più in età lavorativa degli aiuti mensili. L’importo del trattamento è più alto se fanno parte del nucleo familiare più componenti. Questo significa che, un pensionato che riceve una pensione davvero bassa, può richiedere la pensione di cittadinanza, in aggiunta, per arrotondare e aumentare l’importo.

Secondo quanto riportato nel Decreto legislativo n.4/2019 il sussidio si compone di due distinte quote.

La seconda di esse spetta al beneficiario che sostiene spese di fitto o di mutuo. Nell’ipotesi di canoni di locazione da pagare il titolare della pensione di cittadinanza riceve una somma aggiuntiva di 150 euro. Su base annua potrà pertanto ricevere un importo massimo pari a 1.800 euro.

Per ottenere anche questa seconda quota sulla pensione non dovrà tuttavia effettuare il pagamento dell’affitto in contanti. È necessario infatti emettere un bonifico Sepa o Postagiro e recarsi presso gli uffici postali e non già allo sportello Postmat. Bisogna quindi compilare il modulo “Ordine di bonifico Sepa-Postagiro” inserendo una serie di informazioni.

Oltre al nome del percettore della pensione e all’importo del canone occorre specificare la causale del pagamento. Effettuando il pagamento tramite questa modalità tracciabile si potrà pertanto attestare l’effettivo versamento del canone di affitto. Ciò conferirà il diritto alla percezione di 1.800 euro in aggiunta alla prima quota della pensione di cittadinanza.

Requisiti pensione di cittadinanza

La Pensione di cittadinanza è una misura di contrasto alla povertà delle persone anziane. E’ rivolta ai nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni.

Il nucleo familiare deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

Il parametro indispensabile per accedere alla pensione di cittadinanza è il proprio reddito ISEE. In particolare, gli importi ai quali fare riferimento sono i seguenti:

  • 7.560 euro annui per chi è solo e ha una casa di proprietà;
  • 9.360 euro nel caso di nucleo familiare che abiti in una casa in affitto;
  • il valore del patrimonio immobiliare non deve essere superiore a 30.000 euro;
  • il patrimonio mobiliare, che comprende carte, conti, titoli, libretti, non deve superare i 6.000 euro. Tale valore è aumentato di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare, fino a una cifra massima di 10.000 euro, e di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo;
  • sono previsti, poi, incrementi fino a 5.000 euro per ogni soggetto con disabilità, e di 7.500 euro per ogni membro della famiglia che viva una condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.

A nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di:

-autoveicoli, anche di seconda mano, immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta, ovvero di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc, nonché motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti.

La domanda per ottenere la Pensione di Cittadinanza può essere presentata dopo il quinto giorno di ciascun mese presso caf o presso gli sportelli di Poste italiane.

Quanto posso percepire?

Secondo quanto previsto dalle regole in vigore, l’assegno sociale è compatibile con la Pensione di Cittadinanza. 

L’importo massimo della pensione di cittadinanza è di 750 euro al mese per ciascun individuo. Nel caso in cui si possedesse già un’entrata mensile, inferiore alla cifra indicata, la pensione di cittadinanza verrà erogata come integrazione, fino alla soglia massima di 7.560 euro all’anno.

Per le famiglie che pagano l’affitto, è prevista un’integrazione di 150 euro al mese, fino a un massimo di 1.800 euro all’anno: la stessa misura viene applicata anche nel caso di pagamento della rata del mutuo.

Il bonus spetta a tutti coloro che percepiscono:

-pensione di vecchiaia;

-pensione anticipata;

-pensione di reversibilità;

-pensione di invalidità civile;

-l’assegno sociale.

Se un pensionato percepisce l’assegno sociale di 468 euro, potrà ottenere 282 euro di pensione di cittadinanza, quindi incasserà in totale 750 euro.