Tanta ansia e tanta attesa per la partita dell’Italia, la finale degli Europei contro l’Inghilterra, fissata alle 21 di Domenica 11 Luglio. Ma cosa potrebbe accadere, in termini di Covid, se si decide di festeggiare la possibile vittoria dell’Italia a causa dell’assembramento?
La variante Delta fa molta paura e secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità questa mutazione del Coronavirus raggiungerà il 90% entro agosto: prospettive che fanno tremare. Anche perché l’aumento di casi di variante Delta sta avvenendo in concomitanza con un altro grande evento: la finale degli Europei 2021.
Domenica saranno in tanti gli italiani che voleranno in Inghilterra per il match conclusivo. La paura è che, sia durante la partita sia nel corso di eventuali festeggiamenti in caso di vittoria, ci si lasci un po’ troppo andare dimenticandosi che il Covid non è ancora sparito. La raccomandazione degli esperti pertanto è: festeggiare ma con moderazione.
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri si è concentrato, soprattutto, sull’importanza di indossare la mascherina anche se ci si trova in uno stadio e, dunque, all’aperto: “Si può festeggiare anche in forma più contenuta. Quando si dice via la mascherina all’aperto, s’intende dove non ci sono assembramenti. Bisogna stare attenti dove ci sono molti giovani che sono non vaccinati“. Parole che trovano supporto nel presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli. Anche per Locatelli gli eventuali – e tanto sperati – festeggiamenti dovranno essere all’insegna della prudenza e della moderazione: “Si potrà stare nelle strade per festeggiare ma mantenendo il distanziamento e indossando la mascherina”.
Non meno preoccupata la dottoressa Raffaella Angelini, direttrice della Sanità pubblica dell’Ausl Romagna. Angelini prospetta un concreto rischio di risalita dei contagi dopo la finale degli Europei. Il suo timore non è tanto ciò che avverrà nello stadio inglese di Wembley quanto ciò che potrebbe avvenire in Italia con tifosi radunati nei bar, nei ristoranti o nelle case davanti ai televisori. Angelini, pertanto consiglia: “Dire di non festeggiare sarebbe assurdo ma restano sempre le regole: mascherina e distanziamento. Urlando poi si emettono goccioline anche a distanza“.