Massimo Comunale, di Guastalla è un medico di famiglia che ha deciso di pubblicare il suo sfogo contro i fan del dott. Zangrillo che ribadiscono che il virus non ci sia più e che sia clinicamente morto.
E’ un medico che ha vissuto da vicino l’emergenza Covid ed è pieno, nella sua anima, di rabbia, di frustrazione, di dolore, di angoscia.
Massimo Comunale è un medico di famiglia di Guastalla, Bassa reggiana; il Coronavirus ha infettato 30 dei suoi pazienti e uno di loro è deceduto . Al momento ha una paziente sotto controllo, positiva da due mesi e senza più le forze di continuare a sopportare la quarantena da sola, reclusa e allontanata dai suoi familiari.
Dopo aver sentito le parole del dottor Raffaele Zangrillo (“Il Covid non esiste più, qualcuno terrorizza il Paese“), questo medico si è sfogato su Facebook con pragmatismo e sarcasmo.
Comunale racconta della sua paziente. “Dieci tamponi positivi. Sta bene, è solo sfinita“.
“Io non posso permetterle di uscire“
Poi prosegue parlando del medico che ha affermato, convincendo gli italiani a non aver più paura , che il virus è clinicamente morto:”Il professor Zangrillo ha molti estimatori, ha bucato lo schermo con la sua sparata. E allora io invito i sostenitori di Zangrillo a far visita alla mia paziente. Andate a prendere un caffè, vi assicuro che è buonissimo. Con la cremina fatta al momento. Ovviamente senza mascherina e senza distanziamento. Non meno di mezz’ora. Chi ci sta?”. Un discorso ironico, che tende a spronare chi non ha più paura del virus, ad avere il coraggio di guardare con occhi la vera realtà cioè che ci sono molti positivi in giro ancora.
L’invito, che è ovviamente una provocazione, “è rivolto ai tanti negazionisti e complottisti. A tutti quelli che non credono ci sia stata la pandemia“.
Il dottore sembra essere inorridito da questa situazione. Molti sei suoi pazienti gli hanno detto:”Dottore, cosa vuoi che siano 34mila morti su 60 milioni di abitanti?“. Ma non finisce qui. “L’invito è per tutti quelli che ‘oddio la mascherina uccide più del virus’, è per tutti quelli che ‘uccide più l’infarto che il virus’. Sono davvero tanti e sono fra noi”.
“E’ una occasione fantastica“, continua Comunale “Poter dimostrare al mondo che il virus non infetta più nessuno, che le restrizioni sono assurde, che ha sempre avuto ragione Trump”.
“I pochi tamponi che facciamo sono tutti negativi, e allora forza e coraggio, in marcia verso la Bassa. Guastalla è troppo lontana? Non scoraggiatevi. Vi recate nell’Ospedale più vicino e chiedete di fare volontariato attivo nella terapia intensiva. Senza mascherina e senza guanti, senza visiera. Da veri eroi”.
Lui dice basta alle opinioni contrastanti di virologi che dicono cose diverse tra loro, bisogna guardare con occhi la realtà, non ascoltare solo le parole. In giro ci sono pazienti asintomatici, altri infetti da mesi. “I miei pazienti? Loro si sono fidati di me, delle mie informazioni e della mia autonomia. Per loro sono stato una bussola, ho fornito loro le buone e le cattive notizie. Fin dall’inizio ho insistito sulla pericolosità degli ambulatori, mi hanno ascoltato: se all’inizio di marzo gli ambulatori erano assediati, ora si fa tutto quel che si può telefonicamente“.
“Il virus”, insiste Comunale, “Ha colpito durissimo, ha ucciso tante persone, ne ha rese fragili moltissime altre. E se a settembre od ottobre ci sarà una seconda ondata, non possiamo farci trovare impreparati”.