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Strade e negozi super affollati nel week-end: Conte pensa a rendere l’Italia rossa a Natale dal 19



Roma: 14 Dicembre 2020

Dopo il week end trascorso, in cui gli italiani hanno affollato le piazze e negozi di tutta Italia, il Governo pensa a una nuova stretta, ipotizzando che la situazione, durante le festività, possa degenerare. La possibilità che ci sia una terza ondata è quasi certa ma, con un po di buonsenso e altre restrizioni, ciò si potrà ammortizzare.

Oggi, pertanto sarà istituito un nuovo vertice per decidere misure più rigide. Tra le ipotesi, zona rossa o arancione nazionale nelle feste, anticipo del coprifuoco, deroghe per piccoli Comuni.

Italia zona rossa?

In mattina, il premier, Giuseppe Conte, incontrerà la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ed il Comitato tecnico scientifico per elaborare nuove decisioni circa le restrizioni per il Natale. Si pensa di rendere zona rossa in tutta la penisola o tutta arancione. Forse si deciderà di obbligare la chiusura di bar, ristoranti e negozi nei giorni festivi e prefestivi. Per quanto riguarda gli spostamenti tra comuni, è emersa l’ipotesi di lasciar via libera solo a quelli che hanno meno di 5.000 abitanti, in un raggio massimo di 30 chilometri. In altre parole: sì alla deroga, ma come una vera eccezione in un quadro di fermezza e rigore.

Perchè il Governo vuole inasprire il dpcm?

Il week end trascorso tra sabato 13 e domenica 14, ha deluso molto il nostro Governo: strade di tutte le città italiane affollate per lo shopping natalizio, una vera e propria invasione, prevedibile visto che l’Italia è diventata interamente gialla. Se non si interverrà nei prossimi giorni, si rischia di aumentare vertiginosamente il numero degli infetti già nella settimana di Natale, incrementando la diffusione del virus in famiglia, durante le feste.

Ed è per questo che in mattinata lavoreranno Conte, Lamorgese ed il Comitato su tre possibili scenari. Emergono tre ipotesi possibili:

1: l’istituzione di una zona arancione in tutta Italia dal 24 dicembre al 1° gennaio: significa non poter uscire dal proprio Comune (ad eccezione della deroga sopra citata) e tenere chiusi in tutto quel periodo bar e ristoranti.

2: l’istituzione di una zona rossa in tutta Italia dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio ed il 5 e 6 gennaio. Oltre a bar e ristoranti, dovranno chiudere anche i negozi. Gli spostamenti dalla propria abitazione si riducono ai casi di necessità e alle funzioni religiose (nel rispetto del coprifuoco), sempre considerando la deroga tra piccoli Comuni nei giorni festivi.

3: l’istituzione di una zona arancione dal 24 dicembre al 6 gennaio. Comporterebbe, come noto, la chiusura di bar e ristoranti. Ma ci sarebbe anche un anticipo del coprifuoco alle 18 o alle 20 per tutto il periodo natalizio, in modo da evitare cenoni, feste nelle case dei privati, occasioni di assembramento. Insomma, alle 18 tutti a casa.

La grossa novità è che le restrizioni potranno interessare già la settimana dal 19, per evitare le previste ondate di spostamenti di massa.

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