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Tampone si rompe nel naso: bambino di 1 anno e mezzo muore in ospedale


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Tragedia in Arabia Saudita: un bambino di 18 mesi è deceduto dopo essere stato sottoposto a tampone, in seguito all’innalzamento della febbre. Scopriamo nei dettagli cosa è accaduto.

Una notizia che ha lasciato perplessi i cittadini di tutto il mondo, che hanno appreso la notizia grazie alla stampa estera e che arriva dallo  Shaqra General Hospital in Arabia Saudita: stando a quanto riferito, il bambino era stato portato in ospedale a causa di una febbre molto alta e poi sottoposto a tampone per sapere se fosse positivo o meno a Covid-19. A quel punto il tampone si è rotto all’interno della cavità nasale, e i medici hanno deciso di ricorrere all’anestesia generale per estrarlo.

Le parole e il racconto del padre

A parlare ai giornalisti è suo padre, Abdullah bin Abdulaziz Al-Jawfan, che racconta:  “Il mio bambino aveva un anno e sette mesi, non soffriva di malattie croniche o gravi, e venerdì sera si è lamentato della sua febbre alta, quindi sono andato all’ospedale di Shaqra con mia moglie, e subito è stato visitato da un medico. Ha deciso di procedere con la diagnosi, volendo fare  un tampone attraverso il naso, anche se la sua salute era buona e aveva solo di febbre alta, per capire se si trattasse di Coronavirus“.

Poi ha aggiunto: “Subito è stato fatto un tampone al bambino attraverso il naso, ma il tampone si è rotto all’interno della cavità nasale, quindi il medico ha deciso di sottoporlo ad anestesia completa per eseguire un’operazione necessaria per estrarre il tampone dall’interno del naso, ma io ho avuto paura e ho rifiutato di anestetizzarlo e ho chiesto al medico di estrarre il tampone senza anestesia, offrendomi di aiutarlo a tenere fermo il bambino“.

“Per poter estrarre il tampone dal naso, il medico ha insistito sul fatto che la situazione richiedeva che il bambino fosse posto in anestesia completa“.

Il padre in lacrime ha continuato: “In quel momento, ho contattato un parente per comunicare a sua volta con uno dei funzionari dell’ospedale per spiegargli la situazione. Il funzionario ha interagito e ha contattato il personale medico, quindi ha contattato il mio parente e gli ha assicurato che la procedura e la richiesta del medico erano corrette e non c’era da preoccuparsi”.

Poi continua: “Ho accettato la richiesta e la decisione del medico, che ha ritenuto opportuno estrarre il tampone in anestesia. Intanto la febbre era scesa”.

Ha aggiunto: “In sala operatoria, il personale medico ha effettuato al bambino un’anestesia completa ed ha eseguito l’operazione per estrarre il tampone dal naso del bambino e,dopo un’ora, mi hanno informato che l’operazione era terminata e che il medico era riuscito ad estrarre con successo il tampone dal naso del bambino“.

Ha spiegato: “Dopo l’operazione, il bambino si è svegliato e sua madre lo ha riabbracciato stretto stretto, e ha chiesto più volte al personale infermieristico di parlare con  il medico specialista dopo l’operazione e di controllare le sue condizioni”.

E il padre del bambino ha continuato dicendo: “Il mattino seguente mio figlio ha perso conoscenza a causa dell’ostruzione delle vie respiratorie e a nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo. Abbiamo richiesto il trasferimento immediato nell’ospedale specializzato a Riyadh ma l’ambulanza è arrivata in ritardo, quando mio figlio era stato già dichiarato morto.”