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Terribile incidente per il cantante Nek: “Ho rischiato di morire”

L’amato cantante Nek ha avuto una brutta esperienza, rischiando di morire.
Il cantante, pseudonimo di Filippo Neviani, a «Verissimo» ha rivelato i dettagli dell’incidente domestico che lo hanno spaventato, a tal punto che ha pensato di morire: «Tutte le dita sono rimaste danneggiate, l’anulare mi è quasi saltato via. Salvo grazie alla corsa da solo in ospedale». Momenti difficili e di tanta tensione, in cui lo stesso Nek, sempre forte e solare, è caduto nello sconforto.

Terribile incidente per il cantante Nek

A raccontare il suo terribile incidente è Nek in persona che, intervistato a Verissimo, ha ricordato i brutti momenti vissuti. «Mi sono tagliato la mano con una sega circolare in un momento di distrazione», ha confessato. «Se fossi rimasto più del dovuto nella mia casa in campagna, in attesa dei soccorsi, nel peggiore dei casi sarei morto dissanguato, nel migliore avrei perso i sensi. Invece, ho avuto il sangue freddo di prendere l’auto e di guidare fino al pronto soccorso di Sassuolo».

«Tutte le dita sono rimaste danneggiate ma, in particolare, l’anulare è quasi saltato via e il dito medio per metà, ma dopo oltre undici ore d’intervento sono riusciti a salvarmi la mano».

Sono stati giorni difficili quelli in ospedale, dove, ha fatto sapere, «mi sono lasciato andare più di una volta al pianto». La riabilitazione non è finita. «Mi sento come un bambino, perché riprendo un po’ di mobilità della mano ogni giorno. Ho ancora dei momenti di sconforto, soprattutto alla mattina, perché rimettere in moto la mano è molto fastidioso e poi, per me che non ho pazienza, è una prova ancora più dura».

Al suo fianco, a dargli conforto, la sua famiglia: «Se non avessi avuto vicino la mia famiglia sarei caduto in depressione, sarebbe stato tutto più complicato». Poi, come spesso accade quando un evento inatteso ricalibra la lista delle nostre priorità, il cantante ga fatto sapere che «questo incidente mi ha insegnato a valorizzare ogni singolo giorno come se fosse il primo».