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Torna l’ipotesi di lockdown in tutta Italia dal 15 Novembre: Conte sta decidendo in queste ore

La suddivisione dell’Italia in regioni gialle, arancioni e rosse probabilmente non è stata sufficiente per bloccare o quantomeno rallentare l’ondata di positivi che circolano nel paese. A causa della poca negligenza dei cittadini italiani che continuano ad assembrarsi lì dove possibile, il Governo pensa già ad una nuova stretta, un lockdown che possa essere uguale in tutte le regioni.  L’ordine dei medici, nella giornata di ieri, ha inviato una richiesta al Presidente Conte, affinchè possa prendere immediati provvedimenti, in quanto gli ospedali italiani sono al collasso.

La data da cerchiare è quella del 15 novembre, quando il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, valuterà l’effetto delle precedenti misure per capire se sarà necessario intervenire con un nuovo dpcm.

Lockdown totale alle porte

Le zone arancioni sono attualmente passate da 2 a 6. Sempre più Regioni vengono considerate in una situazione critica, tanto da dover adottare nuove restrizioni. E intanto il governo torna a prendere in considerazione l’ipotesi di un lockdown generalizzato. Una zona rossa che riguardi tutte le Regioni. La chiusura totale era stata esclusa con il dpcm del 3 novembre, ma ora torna a essere tema sul tavolo della maggioranza, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. A chiederlo non sono solo tanti medici e operatori sanitari, ma anche nel governo cresce la preoccupazione. Chiuderanno probabilmente in una fase iniziale tutti i ristoranti e bar, 7 giorni su 7, per poi valutare se tenere le serrande abbassate anche di parrucchieri e centri estetici.

Conte vuole aspettare qualche altro giorno prima di qualsiasi decisione. Anche per valutare gli effetti dell’ultimo dpcm e della divisione dell’Italia e, secondo il Corriere, già nel fine settimana si potrebbe riaprire la discussione con le Regioni e il Comitato tecnico scientifico.

La crescita della curva e i benefici del dpcm

A preoccupare è soprattutto la situazione degli ospedali, con il rischio saturazione che potrebbe arrivare anche prima di un’inversione di tendenza chiara della diffusione del Covid.19. Dopo il picco del 7/8 novembre, ci dovrebbe essere una discesa. Ma se così non fosse e la curva dovesse continuare a salire, a quel punto nuove misure saranno necessarie.