Treviso: dimesso dall’ospedale dopo 5 giorni, Mattia torna a casa e muore a 23 anni
Ancora un altro giovane deceduto troppo prematuramente ma non sono note le cause.
«Mattia era appena stato dimesso dall’ospedale. Risultava fosse tutto a posto. Ora ci sono tanti pensieri. Non è stata disposta l’autopsia. Ma stiamo valutando se è il caso di richiederla e di procedere anche sotto altri versanti».
Queste le parole pronunciate dalla famiglia di Mattia Michieletto di Zero Branco. Il 23enne è mancato nella notte tra martedì e mercoledì. Proprio martedì mattina era stato dimesso dall’ospedale di Treviso dopo un ricovero di 5 giorni. La notizia è riportata da Il Gazzettino.
Figlio del presidente della polisportiva zerotina, Mattia Michieletto, il 23enne è mancato poche ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Treviso, dove era stato ricoverato per cinque giorni. Il giovane aveva frequentato l’istituto alberghiero a Treviso e poi aveva finito gli studi a Conegliano. Appassionato di musica, amava suonare la chitarra elettrica.
Pochi giorni fa, la provincia di Teramo ha pianto un’altra giovane vittima.
Un quattordicenne si è accasciato a terra mentre parlava con suo fratello ed è morto.
Tutto è accaduto, nella casa di via Kennedy, nella notte tra giovedì e venerdì, era intorno alle 3, quando il ragazzo, Samuele Di Clemente, era andato a letto, ma prima di dormire ha scambiato poche parole con suo fratello e compagno di stanza. Subito dopo ha avvertito una strana sensazione e dopo aver avvisato di sentirsi male, si è accasciato a terra ed è morto. Inutili i soccorsi.
Da una prima ricostruzione si pensa sia stato colpito da infarto.