Salute

Tumore al fegato asportato da un robot: un grande successo a Bologna.


 

 

Quando la medicina e la robotica incrociano il loro cammino, non possiamo che essere felici. Si tratta di tecnologie all’avanguardia che aiutano a migliorare sia le diagnosi e sia gli interventi per salvarsi dai tumori.

A Bologna,  per la prima volta in Italia, ad una paziente che gli è stata salvata la vita da un robot, gli è stato asportato un tumore al fegato interamente grazie alla chirurgia robotica.

Tumore al fegato asportato grazie alla precisione di un robot

La medicina ormai ha fatto passi da gigante, associando ad essa le abilità di precisione dei robot. Il 4 Marzo a Bologna è stata effettuata la prima  operazione con robot,  molto delicata, con una precisione impressionante molto più alta di quella umana, guidate sempre dall’insostituibile cervello umano.

L’operazione che segnerà una pietra miliare nella storia in campo medico a livello di robotica, è stata realizzata all’Ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato possibile rimuovere un tumore al fegato ad una paziente di 61 anni con precedente tumore pregresso al colon e le cui probabilità di vita erano scarse e oltretutto allergica ai farmaci chemioterapici.

Il dottore che ha deciso di intervenire con il robot, ha così potuto rimuovere solo le parti malate dell’organo, senza andare a toccare il tessuto sano andando così a favorire la rigenerazione. Questa tecnica è chiamata ALPPS, è consigliabile per i pazienti che abbiano un tumore epatico non resecabile del tutto.

Nella prima parte dell’intervento si divide la parte sana da quella malata. Si elimina pertanto la parte malata , in modo che essa possa iniziare a guarire e rigenerarsi.

La degenza in ospedale prevista è di soli 5 giorni. Dopo di che la paziente può ritornare a casa e continuare la terapia assegnata.


error: Contenuto protetto da Copyright