Il farmaco, totalmente rimborsabile, contro il tumore metastatico al seno, è stato approvato dall’Aifa e messo in commercio, che permetterà di ritardare in media di 30 mesi il momento in cui ricorrere alla chemioterapia e permette di aumentare la sopravvivenza dei pazienti di oltre 9 mesi.
L’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco ha approvato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale la rimborsabilità dell’Abemaciclib, un nuovo medicinale sviluppato e prodotto da Lilly che è un inibitore selettivo delle chinasi ciclina-dipendenti.
Il medicinale, già disponibile in Italia, per alle donne con il tipo di tumore al seno più frequente, con carcinoma mammario avanzato o metastatico ormono-sensibile (HR+/HER2-), che rappresenta circa il 70% dei casi.
L’abemaciclib abbinato ad un altro farmaco, il fulvestrant, ha portato a migliorare l’aspettativa di vita in media di 46,7 mesi rispetto ai 37,3 mesi di trattamento con solo il fulvestrant.
Prima di mettere in commercio questo farmaco, sono stati eseguiti 140 studi, coordinati da medici e ricercatori italiani e pubblicati su Lancet Oncology, che evidenziavano l’efficacia di questo tipo di terapia combinata, assolutamente non inferiore alla chemioterapia.
In Italia si stima che vi siano circa 37 mila le donne con un tumore metastatico, con 10 mila nuove diagnosi l’anno, di cui oltre 3 mila casi già metastatici alla prima diagnosi , questo significa che queste pazienti potranno essere trattate con la combinazione ed evitare la chemio.
Un dato estremamente positivo è che è stata osservata l’efficacia del farmaco anche su pazienti con fattori prognostici negativi, il cui tumore era rapidamente progredito o si era diffuso ad altri organi, come il fegato o i polmoni.
Pierfranco Conte, direttore della divisione di oncologia medica 2, all’Istituto oncologico veneto e docente di oncologia medica all’Università di Padova ha spiegato :
«Abemaciclib porta con sé numeri davvero importanti per moltissime donne con tumore del seno metastatico. Questo farmaco è un inibitore selettivo molto efficace in grado di prolungare il controllo della malattia nelle pazienti con tumore al seno sensibile agli ormoni».
Ricordiamo che fare prevenzione è il miglior modo per non ammalarsi.
Esistono molti fattori che possono causare il cancro al seno, tra cui quelli ereditari. Se hai una storia familiare di cancro al seno, dovresti consultare uno specialista che ti aiuterà a capire se anche tu ne sei predisposta.
Inoltre, ti consigliamo di rivedere e attuare le seguenti raccomandazioni per evitare il loro sviluppo, vale a dire:
1- Evitare cibi tossici: bevande alcoliche, tabacco e altri stimolanti come il caffè.
2- Mangia sano. Devi scegliere quegli alimenti biologici e naturali come frutta e verdura. Sopprimere, per quanto è possibile, carne e altri alimenti di origine animale come il latte di mucca e quelli trasformati (salsicce).
3 – Evita i veleni bianchi: chiamiamo “veleni bianchi” i prodotti raffinati come zucchero, farina e altri come dolcificanti che contengono conservanti o coloranti artificiali o chimici nella loro preparazione.
4- Evitare il sovrappeso. È fondamentale mantenere un peso basso e costante. Per fare questo, seguire una dieta sana e fai attività fisica.
5- Non fare automedicazione: non assumere farmaci senza prescrizione medica.
6- Evitare i trattamenti ormonali sostitutivi. Dopo la menopausa, molte donne di solito ricorrono alle terapie ormonali sostitutive. Tuttavia, è stato scientificamente dimostrato nel campo dell’epidemiologia che, questi trattamenti sono associati ad una maggiore probabilità di sviluppare questa malattia.
7- ridurre lo stress: cercare di condurre una vita più tranquilla. Lo stress è una delle cause scatenanti del cancro.
8- Evitare l’inquinamento. Ci sono alcuni inquinanti esterni che possono causare questa malattia come l’esposizione a fumi tossici, inquinamento ambientale e altri.
9- Dì SÌ all’allattamento . Se hai un bambino, allattalo al seno.
10- Fai attività fisica regolarmente: almeno 4 ore a settimana sono consigliate per eliminare il rischio del tumore al seno.
11- Limitare i contraccettivi orali. L’uso prolungato della pillola, può generare squilibri ormonali che possono intervenire nella produzione di carcinoma mammario.
12- Evitare determinati prodotti per l’igiene chimica o personale come i saponi a base di triclosan , un composto tossico.