Joseph William McDonald, 23 anni, è l’uomo che ha ucciso suo figlio mentre era intento a giocare alla Play Station.
Subito dopo l’accaduto, ha inviato un messaggio alla sua compagna dicendo di essere un cattivo padre ma senza rivelare ciò che era successo.
Joseph William McDonald, 23 anni, ha ammesso in tribunale di aver ucciso suo figlio neonato nel bel mezzo di una sessione PlayStation. Secondo quanto riferito, aveva mandato un messaggio alla sua compagna definendosi il “peggior padre” poche settimane prima di scagliarsi contro suo figlio di sette settimane e ucciderlo. Oggi il giovane ha riconosciuto dinanzi alla Corte Suprema di Victoria, in Australia, di essere responsabile della morte del suo bambino, Lucas, ucciso il 24 ottobre 2020.
Joseph William McDonald ha dichiarato di essere molto irascibile, in particolare quando si trova dinanzi la Play-station a giocare in totale relax e viene disturbato. Inizialmente aveva a quanto pare negato di aver ucciso suo figlio. In un sms inviato alla sua compagna Samatha Duckmanton poche settimane prima dell’attacco fatale diceva di essere il “peggior padre” e “peggior partner”. La donna Duckmanton, non si trovava in casa il giorno in cui suo figlio è stato ucciso, mentre Lucas era con suo padre in salotto.
Al rientro la donna ha trovato il piccolo in uno stato di sofferenza estremo: pianto continuo e asfissiante ma non ne capiva il motivo. Il giorno dopo la madre preoccupata lo ha portato al pronto soccorso dell’ospedale più vicino. Il bambino è stato poi trasferito al Monash Children’s Hospital, dove è poi deceduto cinque giorni dopo. Dall’autopsia è emerso che il piccolo aveva fratture, contusioni e aveva ricevuto diversi pugni in varie parti del corpo.
Il padre si è allontanato, inizialmente, dall’ospedale e dopo l’arresto, ha ammesso il delitto e sarà condannato alla fine del mese.
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